Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato in data odierna i risultati del primo trimestre 2012.
In un quadro congiunturale ormai recessivo per l’economia domestica, nei primi tre mesi del 2012 si è registrato un progressivo allentamento delle tensioni sui mercati finanziari e del debito sovrano. Le operazioni di rifinanziamento operate dalla BCE hanno garantito la liquidità del sistema, contribuendo a normalizzare l’operatività sul mercato monetario, anche se per il comparto wholesale non si sono mostrati chiari segnali di riapertura.
In tale scenario, ancora estremamente complesso ed incerto, il Gruppo Montepaschi ha operato con l’obiettivo di ottimizzare la composizione delle fonti di finanziamento, stabilizzando l’approvvigionamento dal mercato e contenendo il costo. Nello stesso tempo, sono stati ridotti gli attivi finanziari (depositi interbancari e titoli), mentre il portafoglio creditizio ha mostrato nel trimestre un andamento sostanzialmente stazionario, soprattutto in relazione alla bassa domanda di finanziamenti da parte di famiglie e imprese e ad una politica selettiva in relazione al deteriorarsi del contesto.
Gli effetti delle azioni gestionali e del contesto esterno si sono riflessi sulle dinamiche reddituali, con riferimento alle quali il Gruppo ha conseguito una significativa accelerazione dei ricavi rispetto al trimestre precedente, sfruttando la ripresa dei mercati finanziari, che ha sostenuto i risultati dell’attività di negoziazione ed ha permesso di impostare in maniera più proficua le relazioni con la Clientela. Il costo del credito, pur ponendosi in riduzione rispetto all’ultima parte del 2011, si è confermato elevato risentendo delle difficoltà congiunturali che rappresentano un fattore di rischio per l’intero Sistema. Sono proseguite infine le azioni tese al miglioramento dei profili di efficienza operativa, nonostante gli spazi di manovra sul fronte del contenimento della spesa, soprattutto quella relativa alle risorse umane, siano stati resi più angusti dal nuovo quadro normativo.