“Lo Stato italiano potrebbe ora rimanere nel capitale della Banca Mps per altri 12 o 24 mesi, forse anche di più, fino alla scadenza del nuovo piano industriale”. A formulare questa ipotesi è Il Sole 24 Ore, quotidiano della Confindustria. Che quindi disegna uno scenario che è molto diverso rispetto a quello con il quale ci si è confrontati fino ad adesso, e con quella che era la “fretta” di andare a chiudere entro la fine di dicembre la trattativa tra il Mef ed UniCredit. Una trattativa che, come noto, si è poi invece arenata ed è anzi naufragata.
Adesso Il Sole 24 Ore scrive che lo Stato italiano potrebbe rimanere dentro Rocca Salimbeni per tutto il tempo del prossimo piano industriale, quindi addirittura fino al 2025. Aprendo in questo modo scenari e prospettive diverse e completamente nuove.
E’ ovvio che un cambiamento simile rispetto alla situazione attuale (e a quelli che erano i precedenti obblighi e restrizioni) dovrebbe passare dall’accettazione e dal benestare dell’Europa. Che dirà la sua sulle misure che saranno inserite nel nuovo piano industriale di Mps.
I nodi del contendere riguardano la cifra dell’aumento di capitale che sarà necessario, e che potrebbe aggirarsi attorno ai 3 miliardi di euro (o forse leggermente più bassa). Gli ultimi conti presentati da Rocca Salimbeni possono comunque dare un pizzico di ottimismo in più, con l’utile da 388 milioni di euro fatto registrare nei primi nove mesi del 2021. Un altro nodo cruciale sarà ovviamente quello relativo agli esuberi: di fatto vengono ipotizzati dei pre-pensionamenti (da decidere naturalmente quale dovrà essere il numero degli stessi) da gestire con il fondo esuberi.