Bezzini: “Coesione e responsabilità a tutela del patrimonio della comunità”

Sulle delicate vicende che sta vivendo in questi giorni la Fondazione Monte dei Paschi esprimo piena intesa con quanto affermato ieri con lucidità e chiarezza dal sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi. Dobbiamo fare uno scatto vigoroso per entrare in sintonia con la fase straordinaria che stiamo attraversando se vogliamo proiettare nel futuro il valore fondamentale del legame tra territorio, Fondazione e Banca. L’intreccio tra esplosione delle bolle speculative, indebitamento, crisi di liquidità e assenza di crescita sta scardinando il modello che si è affermato negli ultimi decenni nel mondo occidentale. Ciò anche per il grande spostamento di ricchezza in atto verso i paesi emergenti e per il ritardo nel mettere in campo adeguate misure di regolazione, stabilizzazione e stimolo alla crescita da parte delle istituzioni internazionali. Per di più in Italia, per troppo tempo, si è negata l’esistenza di una crisi dalla portata epocale e ciò oggi ci costringe a una rincorsa affannosa per recuperare il terreno perduto. Inoltre, negli ultimi mesi, gli effetti della crisi e il livello di rischio crescente attribuito ai debiti sovrani si sono pesantemente scaricati sul sistema bancario, creando forti tensioni e una stretta creditizia che rischia di alimentare la spirale recessiva.  Nei mesi scorsi, la Fondazione Mps ha scelto di sottoscrivere l’aumento di capitale deliberato dalla Banca, in coerenza con quanto espresso a grande maggioranza nel documento di indirizzo approvato a settembre dal consiglio provinciale, dove si richiamavano i principi di indipendenza strategica e non scalabilità. Una decisione che, tuttavia, ha comportato elementi di criticità derivanti dall’ulteriore concentrazione del patrimonio della Fondazione nella Banca conferitaria, e dall’esigenza di indebitamento. Elementi, questi, che hanno poi incrociato le difficoltà legate agli andamenti borsistici e agli ipotizzati – ma in gran parte da verificare – impatti degli orientamenti dell’Eba.  La priorità, adesso, è portare avanti quel percorso di riposizionamento strategico – già ampiamente avviato con l’approvazione dell’ultimo documento di indirizzo da parte degli enti nominanti di natura elettiva –  che ora deve entrare in una fase più incisiva e caratterizzata dalle necessarie discontinuità. Per questo, pur in presenza di un mandato che ritengo già particolarmente ampio, se necessario aggiorneremo ulteriormente i nostri documenti d’indirizzo contemplando anche una nuova declinazione del concetto di indipendenza strategica che ci consegni quella duttilità necessaria per coniugare principi e realtà. Tutto ciò richiede, come precondizione, l’assunzione di decisioni urgenti per fronteggiare la fortissima pressione che la caduta di valore del titolo di Banca Mps determina, con diverse modalità, sul legame tra Fondazione e conferitaria. Decisioni che ci auguriamo si inseriscano in un quadro internazionale caratterizzato da misure tempestive e adeguate a dare stabilità e a sostenere la ripresa e in un contesto nazionale dove sarà fondamentale che vengano compiute scelte che oltre a dare una scossa positiva, tengano conto anche dell’esigenza di dare stabilità agli asset strategici del nostro sistema economico e finanziario, a partire dalle banche e dalle fondazioni. In queste ore difficili ci siamo sempre mossi, insieme al Comune di Siena, con l’intento di tutelare un patrimonio che ha un valore identitario, oltre che economico, per l’intero territorio. E’ con questo spirito che mi sto muovendo, in un confronto continuo con gli organi della Fondazione, consapevole che questa fase delicata richieda massima coesione e unità rispetto alle scelte e agli obiettivi da raggiungere. Per questo stasera ho ritenuto doveroso prendere parte alla conferenza dei capogruppo che si è riunita a margine del consiglio provinciale per fare il punto sulla delicata fase che stanno attraversando, in queste ore, la Fondazione Mps e la Banca conferitaria. Ai consiglieri ho confermato l’impegno a seguire, con grande attenzione, l’evoluzione della vicenda e ad aggiornarli costantemente. Nelle prossime ore, assieme ai componenti della Conferenza, incontreremo il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, augurandoci che le trattative in corso possano portare in tempi rapidi ai primi risultati auspicati.  Simone Bezzini
Presidente della Provincia di Siena