L’Eurogruppo concede ulteriori due anni alla Grecia
Chiudono positivi i listini europei, sulla speculazione di un’imminente richiesta di salvataggio da parte della Spagna. Intanto i ministri delle finanze dell’Eurozona hanno concesso una proroga di ulteriori due anni alla Grecia per raggiungere il target di deficit di bilancio al 2% del Pil entro il 2016 e quello del debito al 120% al 2022, mentre non hanno preso nessuna decisione in merito al versamento della tranche di aiuti ad Atene, rimandando alla riunione straordinaria del prossimo 20 novembre. A tal proposito, il direttore del Fmi Lagarde e il presidente dell’Eurogruppo Juncker mostrano disaccordo sulle modalità con cui dovrebbero essere concessi ulteriori 2 anni alla Grecia. Sul fronte macro, in Italia il dato finale sul Cpi di ottobre conferma la lettura preliminare al 2,6% a/a. L’indice Zew tedesco di novembre cala inaspettatamente (-15,7 punti da -11,5 punti). L’inflazione UK sale più delle attese degli analisti ad ottobre (al 2,7% a/a dal 2,2% di settembre). Apre positiva anche Wall Street. Al centro dell’attenzione rimane il capitolo del fiscal cliff; domani infatti sono attesi i leader del Congresso alla Casa Bianca, per discutere con il presidente Obama sull’argomento. L’unico dato macro di oggi è la fiducia delle piccole imprese, che rallenta ad ottobre a 93,1 punti dai 92,8 del mese precedente.
Negativi i listini asiatici. In lieve ribasso Tokyo (-0,18%); il dato finale sulla produzione industriale nipponica di settembre flette dell’8,1% a/a, confermando la lettura preliminare. Flettono Hong Kong (-1,13%) e Shanghai (-1,51%). Scende Sidney (-1,53%).
In ribasso la volatilità sui mercati internazionali (VIX -2,9%). Piazza Affari guadagna l’1,4%. Miglior titolo di giornata Intesa (+5,19%), chiude Tod’s (-6,28%).
In Europa positivi i finanziari (+3,12%), negative le utilities (- 3,56%).
In ribasso i rendimenti italiani su tutta la curva dopo il collocamento odierno di Bot
Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze, tranne su quella a 1M e 3M stabili; il tasso a 1M fissa allo 0,108%, il tasso a 3M fissa allo 0,192% e il tasso a 6M fissa lo 0,361%. I tassi Libor flettono su tutte le scadenze tranne su quella a 3 mesi invariata. Il tasso overnight Eonia ieri fissava, lo 0,082%. La Banca centrale portoghese stima che l’economia del Paese subirà una contrazione dell’1,6% nel 2013, maggiore di quella dell’1% inizialmente prevista, mentre quest’anno e’ confermata una recessione del 3%, la peggiore contrazione dal 1970.
Poco mossi i rendimenti europei. Flettono gli omologhi statunitensi su tutta la curva. In forte ribasso gli yield italiani con il decennale che scende al 4,96% e lo spread Btp10Y-Bund che si attesta a 361,9 punti base. Il Tesoro italiano ha emesso €6,5 Mld di titoli di Stato a 1 anno con rendimenti in calo all’1,762% dall’1,941% della precedente asta per analoga emissione, e bid-to-cover all’1,7. Il Tesoro greco ha collocato €1,3 Mld di titoli di Stato a 13 settimane con rendimenti al 4,2% e bid-to- cover all’1,66. Giornata di aste anche in Olanda dove sono stati emessi €1,12 Mld di titoli di Stato a 10 anni con rendimenti all’1,579% dall’1,846% precedente. In ribasso gli spread dei periferici tranne quello irlandese e portoghese. Flettono i CDS 5Y tranne quello portoghese.
Poco mosso l’euro nei confronti delle principali commodities; il cross €/$ a quota 1,271.
Miste le principali commodities. In ribasso il frumento (-1,5%) e il brent (-0,8%). Poco mosso il prezzo del petrolio WTI (+0,1%). Sale il gas naturale (+4,6%) e il rame (+0,5%). L’oro scambia a 1729,7 $ l’oncia.