BMps Market close del 13 settembre 2012

Si attendono le decisioni della Fed

Chiudono negativi i listini europei (in controtendenza Zurigo e Londra) in attesa della riunione del comitato esecutivo della Fed. Secondo il bollettino mensile di settembre della Bce, per ripristinare la fiducia sui mercati i responsabili delle politiche economiche dell’Area euro devono portare avanti riforme strutturali per favorire maggiore competitività, il risanamento dei conti pubblici e la costruzione dell’assetto istituzionale europeo. Intanto il membro del Consiglio Direttivo del Bce, Demetriades sottolinea che la semplice possibilità di attingere alle OMTs sia sufficiente a ridurre le tensioni sui rendimenti dei titoli sovrani dei paesi in difficoltà e che non necessariamente acquisti di bond verranno condotti. Il Ministro delle Finanze tedesco Schaeuble invita Madrid a non richiedere un piano di salvataggio completo all’Ue per non destabilizzare ulteriormente i mercati. Il Centro studi di Confidustria rivede al ribasso le previsioni sulla crescita italiana: nel 2012 il Pil è atteso contrarsi del 2,4% annuo mentre nel 2013 la caduta potrebbe risultare dello 0,6%; tuttavia Confindustria ha evidenziato che le previsioni sull’indebitamento netto italiano sono più basse di quanto atteso a giugno e che si dovrebbe raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. In Olanda le elezioni confermano la vittoria del fronte pro-Euro e liberale del Primo ministro uscente Rutte. In Italia il CPI (NIC + tabacco) ad agosto si conferma al 3,2% a/a, dal 3,1% del mese di luglio; mentre il debito pubblico a luglio scende a €1967,5 Mld da €1972,9 del mese precedente. Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione greco sale al 23,6%. Il ministro dell’economia tedesco Roesler, conferma le attese di un rallentamento economico della Germania nel prossimo biennio.
 Apre positiva Wall Street. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella scorsa settimana salgono a 382.000 unità disattendendo le attese di un incremento meno consistente. Ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione balza al 2% a/a dallo 0,5%. Ma il main event di giornata risulta la decisione sui tassi di interesse della Fed e la conferenza stampa del presidente Bernanke: la maggior parte degli economisti intervistati si attende un nuovo round di quantitative easing ed un’ estensione di tassi eccezionalmente bassi fino al 2015.

Misti i listini asiatici. Bene Tokyo (Nikkei +0,39%). Debole Hong Kong (-0,14%). Secondo quando riportato dall’agenzia di stampa “Xinhua” è improbabile un lancio di un piano di stimolo per l’economia cinese simile a quello varato nel 2008. Male Shanghai (-0,76%) e Sidney (-0,5%).

 In ribasso la volatilità nei mercati internazionali (VIX -0,6%). Piazza Affari perde l’1,07%. Miglior titolo di giornata Campari (+1,01%); chiude il listino Finmeccanica (-5,35%).
 In Europa negativi tutti i settori tranne i tecnologici.

 

L’Euribor a 1M stabile allo 0,12% da quattro giorni

Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze tranne su quella a 1M che rimane stabile allo 0,12%; il tasso a 3M fissa allo 0,252% e il 6M lo 0,493%. I tassi Libor flettono su tutte le scadenze. Il tasso overnight Eonia ieri fissava, lo 0,101%. La BC russa ha aumentato il tasso di rifinanziamento all’8,25%. La BC indonesiana mantiene invariato il costo del denaro al 5,75%, quella della Corea del Sud al 3%, quella della Nuova Zelanda al 2,5% e quella filippina al 3,75%. In ribasso i rendimenti statunitensi ed europei su tutta la curva. Salgono gli yield italiani tranne il decennale che flette al 5,02% mentre lo spread Btp10Y-Bund si riporta a 345 punti base. Il tesoro italiano ha collocato €4 Mld di titoli di stato con scadenza 2015, €1 Mld di titoli con scadenza 2017 e €1,5 Mld di titoli con scadenza 2026, con rendimenti in ribasso per i titoli in asta rispetto a quelli registrati nei precedenti collocamenti per analoga scadenza. Anche Dublino colloca con successo 500Mln di bond a tre mesi con rendimenti in calo. In rialzo gli spread di tutti i periferici tranne quello irlandese. Flettono tutti i CDS 5Y tranne quello italiano.

Poco mosso l’Euro vs dollaro con il cross che si mantiene intorno quota 1,29. Il dollaro scende ai minimi da sette mesi contro lo yen.
Positivi i prezzi delle principali commodities tranne il gas naturale (-3,1%). In rialzo il prezzo del petrolio WTI (+1%) e del brent (+0,7%) che risentono positivamente dell’acuirsi delle tensioni in Libia. Poco mosso il rame (+0,1%). Bene il frumento (+0,8%). L’oro scambia a 1732,7 $ l’oncia.