Si attendono le decisioni della Fed
Chiudono negativi i listini europei (in controtendenza Zurigo e Londra) in attesa della riunione del comitato esecutivo della Fed. Secondo il bollettino mensile di settembre della Bce, per ripristinare la fiducia sui mercati i responsabili delle politiche economiche dell’Area euro devono portare avanti riforme strutturali per favorire maggiore competitività, il risanamento dei conti pubblici e la costruzione dell’assetto istituzionale europeo. Intanto il membro del Consiglio Direttivo del Bce, Demetriades sottolinea che la semplice possibilità di attingere alle OMTs sia sufficiente a ridurre le tensioni sui rendimenti dei titoli sovrani dei paesi in difficoltà e che non necessariamente acquisti di bond verranno condotti. Il Ministro delle Finanze tedesco Schaeuble invita Madrid a non richiedere un piano di salvataggio completo all’Ue per non destabilizzare ulteriormente i mercati. Il Centro studi di Confidustria rivede al ribasso le previsioni sulla crescita italiana: nel 2012 il Pil è atteso contrarsi del 2,4% annuo mentre nel 2013 la caduta potrebbe risultare dello 0,6%; tuttavia Confindustria ha evidenziato che le previsioni sull’indebitamento netto italiano sono più basse di quanto atteso a giugno e che si dovrebbe raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. In Olanda le elezioni confermano la vittoria del fronte pro-Euro e liberale del Primo ministro uscente Rutte. In Italia il CPI (NIC + tabacco) ad agosto si conferma al 3,2% a/a, dal 3,1% del mese di luglio; mentre il debito pubblico a luglio scende a €1967,5 Mld da €1972,9 del mese precedente. Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione greco sale al 23,6%. Il ministro dell’economia tedesco Roesler, conferma le attese di un rallentamento economico della Germania nel prossimo biennio.
Apre positiva Wall Street. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella scorsa settimana salgono a 382.000 unità disattendendo le attese di un incremento meno consistente. Ad agosto l’indice dei prezzi alla produzione balza al 2% a/a dallo 0,5%. Ma il main event di giornata risulta la decisione sui tassi di interesse della Fed e la conferenza stampa del presidente Bernanke: la maggior parte degli economisti intervistati si attende un nuovo round di quantitative easing ed un’ estensione di tassi eccezionalmente bassi fino al 2015.
Misti i listini asiatici. Bene Tokyo (Nikkei +0,39%). Debole Hong Kong (-0,14%). Secondo quando riportato dall’agenzia di stampa “Xinhua” è improbabile un lancio di un piano di stimolo per l’economia cinese simile a quello varato nel 2008. Male Shanghai (-0,76%) e Sidney (-0,5%).
In ribasso la volatilità nei mercati internazionali (VIX -0,6%). Piazza Affari perde l’1,07%. Miglior titolo di giornata Campari (+1,01%); chiude il listino Finmeccanica (-5,35%).
In Europa negativi tutti i settori tranne i tecnologici.
L’Euribor a 1M stabile allo 0,12% da quattro giorni
Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze tranne su quella a 1M che rimane stabile allo 0,12%; il tasso a 3M fissa allo 0,252% e il 6M lo 0,493%. I tassi Libor flettono su tutte le scadenze. Il tasso overnight Eonia ieri fissava, lo 0,101%. La BC russa ha aumentato il tasso di rifinanziamento all’8,25%. La BC indonesiana mantiene invariato il costo del denaro al 5,75%, quella della Corea del Sud al 3%, quella della Nuova Zelanda al 2,5% e quella filippina al 3,75%. In ribasso i rendimenti statunitensi ed europei su tutta la curva. Salgono gli yield italiani tranne il decennale che flette al 5,02% mentre lo spread Btp10Y-Bund si riporta a 345 punti base. Il tesoro italiano ha collocato €4 Mld di titoli di stato con scadenza 2015, €1 Mld di titoli con scadenza 2017 e €1,5 Mld di titoli con scadenza 2026, con rendimenti in ribasso per i titoli in asta rispetto a quelli registrati nei precedenti collocamenti per analoga scadenza. Anche Dublino colloca con successo 500Mln di bond a tre mesi con rendimenti in calo. In rialzo gli spread di tutti i periferici tranne quello irlandese. Flettono tutti i CDS 5Y tranne quello italiano.
Poco mosso l’Euro vs dollaro con il cross che si mantiene intorno quota 1,29. Il dollaro scende ai minimi da sette mesi contro lo yen.
Positivi i prezzi delle principali commodities tranne il gas naturale (-3,1%). In rialzo il prezzo del petrolio WTI (+1%) e del brent (+0,7%) che risentono positivamente dell’acuirsi delle tensioni in Libia. Poco mosso il rame (+0,1%). Bene il frumento (+0,8%). L’oro scambia a 1732,7 $ l’oncia.