Chiudono negativi i listini europei, ad eccezione di Madrid, in una giornata priva di indicazioni macroeconomiche. L’attenzione continua ad essere rivolta alla Spagna, dove secondo la Reuters il governo potrebbe formalizzare la richiesta di un piano di salvataggio all’Unione europea già nel prossimo fine settimana. A tal proposito, però, il primo ministro Rajoy nega l’intenzione di voler richiedere un sostegno finanziario nei prossimi giorni, nonostante le pressioni dei leader delle regioni iberiche per richiedere un bailout. Il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt riporta che la Germania starebbe cercando di frenare Madrid; la Cancelliera Merkel, infatti, per la crescente opposizione nel proprio partito, vorrebbe evitare di presentare più piani di salvataggio al Parlamento; il governo tedesco preferisce far votare la Bundestag su un’unica decisione che riguardi gli aiuti per la Grecia, Cipro e la Spagna. Il Ppi dell’ Eurozona sale ad agosto dello 0,9% m/m rispetto al +0,3% di luglio.
Apre debole Wall Street. ll direttore generale del Fondo monetario internazionale Lagarde ha dichiarato ieri che gli Usa il prossimo anno potrebbero subire una contrazione del Pil del 2% entrando, quindi, in una fase recessiva; Lagarde evidenzia come la crisi del debito europeo provoca un’incertezza globale e un rallentamento dell’economia mondiale. Bernanke ieri ha difeso la politica monetaria della Federal Reserve, evidenziando che il terzo programma di allentamento quantitativo si è reso necessario dato che la crescita economica non è abbastanza forte da sostenere il mercato del lavoro. L’indice ISM di New York sale a settembre a 52,9 punti dai 51,4 di agosto.
Misti i listini asiatici. Male Tokyo (Nikkei -0,12%). In rialzo Sidney (+1,01%) dopo che la Banca Centrale australiana taglia inaspettatamente il costo del denaro di 25 punti base, per la terza volta da maggio per proteggere il paese da un indebolimento generale dell’economia, portandolo al 3,25%, il livello più basso dal 2009. Chiuse anche oggi per festività Hong Kong e Shanghai.
In ribasso la volatilità nei mercati internazionali (VIX -1,5%).
Piazza Affari perde lo 0,18%. Guida il listino Mediolanum (+3,39%); peggior titolo telecom (-2,34%).
In Europa positivi i servizi al consumo (+1,81%); negativi le materie prime (-1,45%).
Il rendimento del BTP 10Y resta poco sopra al 5%
Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze; il tasso a 1M fissa allo 0,115%, il tasso a 3M fissa allo 0,22% e il 6M lo 0,435%. I tassi Libor flettono su tutte le scadenze tranne su quella a 1 mese che sale. Il tasso overnight Eonia ieri fissava, lo 0,095%. La Banca centrale dell’Uganda taglia il tasso di riferimento al 13% dal 15%.
In rialzo i rendimenti europei sul tratto a lunga e poco mossi su quello a medio-breve; pressoché stabili gli omologhi statunitensi. Flettono gli yield italiani con il decennale che scende al 5,02% e lo spread Btp10Y-Bund che si attesta a 356,3 punti base. L’EFSF ha emesso €1,99 Mld di titoli a 3 mesi, con rendimento negativo, al -0,043%; la domanda ha superato la quantità offerta di 2,8 volte. Il Tesoro belga ha collocato €1,76 Mld di titoli di Stato a 3 mesi e €1,25 Mld di titoli a 6 mesi; i rendimenti si confermano negativi per il 3m, fissandosi al -0,003%, mentre il rendimento del semestrale tocca lo 0,017%. Scendono gli spread di tutti i periferici. Flettono tutti i CDS 5Y tranne quello irlandese.
L’Euro si apprezza nei confronti delle principali controparti; il cross euro dollaro quota a 1,296. In negativo i prezzi di tutte le principali commodities, eccetto il rame (+0,5%) e il gas naturale, stabile. Scende il prezzo del petrolio WTI (-0,1%) e del Brent (-0,2%). In calo anche il frumento (- 1,9%). L’oro scambia a 1779,3 $ l’oncia.