Chiudono positivi i listini europei spinti dalle crescenti aspettative che l’accordo sul bilancio Usa possa essere raggiunto. Secondo Moody’s il debito pubblico ellenico rimane insostenibile nonostante l’accordo dell’Eurogruppo preveda una combinazione di strumenti che devono essere utilizzati dalla Grecia per ridurlo. Sul fronte macro a novembre il tasso di disoccupazione tedesco rimane stabile come previsto al 6,9%; nello stesso mese l’indice di fiducia delle imprese italiane rallenta meno del previsto a 88,5 punti dagli 87,8 del mese precedente. A novembre nell’Eurozona l’indice sul clima affari scende a -1,19 punti, mentre l’indice di fiducia economica migliora a 85,7 punti dagli 84,3 di ottobre.
Apre tonica Wall Street che beneficia del cresciuto ottimismo sull’intesa al Congresso Usa per evitare l’incombente fiscal cliff. Le speranze su una risoluzione a breve della questione si sono riaccese dopo la fiducia manifestata ieri sia dal presidente Obama, anche se in serata il presidente della Camera Boehner ha ridimensionato le aspettative dichiarando che non sono stati effettuati sostanziali progressi nelle trattative. Secondo quanto emerge dal Beige Book della Fed l’economia statunitense ha continuato a crescere negli ultimi mesi ad un ritmo misurato e il mercato del lavoro ha registrato un miglioramento modesto; il report sottolinea anche come nei 12 distretti della Fed è stato registrato un calo del manifatturiero a causa dell’incertezza provocata dall’avvicinarsi del fiscal cliff. Intanto il Pil del terzo trimestre sale del 2,7% t/t dall’1,3% precedente. Rallentano nella scorsa settimana le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione a 393.000 unità dalle 416.000 precedenti. Il dato sulle vendite di case in corso di ottobre sale al 18% a/a dall’8,7%. Sostanzialmente in rialzo i listini asiatici. Bene Tokyo (+0,99%), Hong Kong (+0,99%) e Sidney (+0,68%); in controtendenza Shanghai (-0,51%). S&P conferma il rating della Cina (AA-/A-1+) a breve-lungo termine ed outlook stabile, evidenziando come le prospettive di crescita, la forte posizione con l’estero e il modesto debito pubblico siano gli elementi che supportano la capacità di credito del Paese.
In ribasso la volatilità sui mercati internazionali (VIX -2,1%).
Piazza Affari guadagna il 2,81%. Bene i finanziari con BP Emilia miglior titolo di giornata (+9,91%).
In Europa positivi tutti i settori.
Torna leggermente a salire l’Euribor a 1M
Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze tranne su quella a 1M e 3M in rialzo; il tasso a 1M fissa allo 0,112%, il tasso a 3M fissa allo 0,19% e il tasso a 6M fissa lo 0,345%. Salgono i tassi Libor su tutte le scadenze tranne su quelle a 3M stabile e a 6M in calo. Il tasso overnight Eonia ieri fissava, lo 0,073%.
In rialzo i rendimenti europei su tutta la curva; Poco mossi gli omologhi statunitensi. In forte rialzo gli yield italiani sul tratto a medio-breve mentre scendono su quello a lunga con il decennale che si attesta al 4,57% e lo spread Btp10Y-Bund che scende a 319 punti base. Il decennale spagnolo scende intraday al 5,239% al livello minimo da marzo. Il Tesoro italiano ha collocato €3Mld di titoli di Stato a 5 anni e €2,982Mld di titoli a 10 anni; rendimenti in calo sono stati registrati su entrambi i collocamenti (rispettivamente al 3,23% ai minimi da ottobre 2010 per il quinquennale e al 4,45% al livello più basso da novembre 2010 per il decennale). In ribasso gli spread dei periferici tranne quello spagnolo poco mosso. Flettono i CDS 5Y.
L’euro si apprezza nei confronti delle principali controparti; il cross €/$ a quota 1,298.
Miste le principali commodities. In rialzo il prezzo del petrolio WTI (+2%) e del brent (+1,3%). Flette il gas naturale (-3,3%). Debole il frumento (-0,6%). Sale il rame (+2,2%). L’oro scambia a 1727 $ l’oncia.