Apre positiva anche Wall Street. Il presidente della Fed Bernanke nel suo discorso a Jackson Hole
non esclude ulteriori manovre non convenzionali di politica monetaria per rafforzare l’economia e
ridurre l’attuale preoccupante tasso di disoccupazione; giudica, inoltre, il costo di tali interventi
gestibile, senza indicare, però, i tempi di azione. Dal fronte macro, deludente il PMI di Chicago ad
agosto, sceso a 53 punti rispetto ai 53,7 del mese precedente ed ai 53,2 previsti dagli analisti. Sale
nello stesso mese, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Univ. del Michigan, a 74,3 punti, dai 72,3
di luglio. Crescono più delle attese (+2% m/m) gli ordini di fabbrica di luglio (+2,8% m/m).
Misti i listini asiatici. Scende Tokyo (Nikkei -1,6%), in linea ai deludenti dati sulla produzione
industriale, che a luglio ha registrato un calo dell’1% a/a, peggio delle attese degli analisti
(+1,8%) e in linea con il dato precedente (-1,5% a/a). Nello stesso mese il tasso di disoccupazione
è rimasto stabile al 4,3% e in linea con il consensus. Flettono Hong Kong (-0,36%) e Shanghai (-
0,25%) ai minimi da febbraio 2009. Poco mossa Sidney (+0,01%). Nel secondo trimestre il Pil
indiano è cresciuto del 5,5% a/a, superiore al dato precedente (+5,3%) ed al consensus (+5,2%).
Il rendimento del BTP10Y sale al 5,86%
Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze tranne su quella ad 1M, che rimane stabile allo 0,121%; il tasso a 3M fissa allo 0,278% e il 6M allo 0,537%. I tassi Libor flettono su tutte le scadenze, tranne quello a 1 mese, che rimane stabile. Il tasso overnight Eonia ieri fissava, lo 0,121%. Crescono di €6 Mld le riserve ufficiali e le altre attività in valuta estera detenute dalla Banca d’Italia, portandosi, a luglio, a € 146,2 Mld .
In rialzo i rendimenti europei su tutta la curva, scendono gli omologhi statunitensi. In calo gli yeld italiani sulle scadenze fino a 5Y mentre salgono su quelle più protratte, con il decennale che si colloca al 5,86% e lo spread Btp10Y-Bund, in aumento, che si attesta poco sopra i 450 punti base. Scendono gli spread di tutti i periferici, tranne quello italiano e spagnolo. Calano tutti i CDS 5Y tranne quello spagnolo.
L’Euro si apprezza nei confronti di tutte le principali controparti; il cross euro dollaro si colloca a quota 1,259.
Salgono i prezzi di tutte le principali commodities, tranne il frumento (-2,2%). In ascesa il rame (+0,1%) e il gas naturale (+1,3%), come pure il petrolio WTI (+1,6%) e il Brent (+1,2%). L’oro scambia a 1674,6 $ l’oncia.
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