Bmps market close del 9 novembre 2012

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In attesa delle decisioni sulla Grecia 

Chiudono misti i listini europei con gli investitori che continuano ad essere preoccupati a causa dell’avvicinarsi del Fiscal Cliff negli Usa e della situazione della Grecia. Secondo indiscrezioni trapelate da fonti Ue in occasione della riunione dell’Eurogruppo di lunedì prossimo sembrerebbe difficile che i leader dell’Eurozona giungano ad una decisione definitiva sulla seconda tranche di aiuti alla Grecia e potrebbe essere necessario un secondo meeting dell’Eurogruppo: i ministri dell’economia e delle finanze dei paesi dell’Euro aspettano infatti i rapporti della Troika sulla missione in Grecia. A tal proposito il ministro delle finanze Stournaras dice di essere sicuro che l’Europa esborserà la quota da €31,5 Mld. Sul fronte macro il dato finale sull’inflazione tedesca di ottobre conferma la lettura preliminare al 2% a/a. A settembre la produzione industriale italiana flette del 4,8% a/a, rispetto al -5,2% di agosto, mentre quella francese cala più del previsto (- 2,5% a/a, da -0,9% di agosto).

Apre positiva Wall Street in scia al dato migliore delle attese sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan: l’indice sale a novembre a 84,9 punti dagli 82,6 del mese precedente, registrando il livello massimo dal 2007.
Negativi i listini asiatici. In ribasso Tokyo (-0,9%). La fiducia dei consumatori nipponica di ottobre rallenta più del previsto a 39,7 punti. Flettono Hong Kong (-0,85%) e Shanghai (-0,12%) nonostante i dati macroeconomici cinesi ad ottobre risultino migliori delle attese degli analisti: la produzione industriale sale al 9,6% a/a dal 9,2% di settembre, le vendite al dettaglio al 14,5% a/a rispetto al 14,2% del mese precedente e l’inflazione rallenta all’1,7% a/a dall’1,9% precedente. Scende Sidney (-0,49%).

In ribasso la volatilità sui mercati internazionali (VIX -2,6%).

Chiude praticamente piatta Piazza Affari (-0,09%). Miglior titolo di giornata Finmeccanica (+6,3%), chiude Mediolanum (- 4,96%).

In Europa positivi i servizi al consumo (+1,83%), negativi i finanziari (-0,75%).

 

L’Euro ai minimi da due mesi contro il dollaro

  •  Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze tranne su quella a 1M stabile allo 0,109%, il tasso a 3M fissa allo 0,193% e il tasso a 6M fissa lo 0,366%. I tassi Libor rimangono invariati su tutte le scadenze. Il tasso overnight Eonia ieri fissava, lo 0,087%. La Banca centrale russa mantiene il tasso di riferimento all’8,25%, quella della Korea del sud al 2,75%. La Banca centrale del Perù lascia invariato il costo del denaro al 4,25%.

In lieve ribasso i rendimenti europei su tutta la curva tranne sul 2Y; salgono leggermente gli omologhi statunitensi. Scendono gli yield italiani tranne sul brevissimo con il decennale che scende sotto al 5% e lo spread Btp10Y-Bund che si attesta a 363,7 punti base. Flettono gli spread dei periferici tranne quello irlandese e portoghese. Salgono i CDS 5Y.

L’Euro scende al livello minimo da due mesi contro il dollaro; il cross €/$ a quota 1,271.
Miste le principali commodities. Flette il gas naturale (-2,3%) su previsioni di temperature insolitamente in rialzo negli USA che potrebbero far ridurre la domanda di energia per riscaldamento. In rialzo il prezzo del petrolio WTI (+0,6%) e del brent (+0,6%). In calo il rame (-1,1%) e il frumento (-0,1%). L’oro scambia a 1731,9 $ l’oncia.