• Economia reale: negli USA dati migliori delle attese arrivano dal mercato del lavoro, con le nuove richieste di disoccupazione che nella settimana del 6 aprile si attestano a 346.000 unità, in calo rispetto alle 388.000 unità precedenti. Deludono i dati sulle vendite al dettaglio di marzo che arretrano dello 0,4% m/m dal +1% m/m precedente. In forte calo anche l’indice di fiducia dell’Università del Michigan ad aprile a 72,3 punti, ai minimi da luglio 2012. I verbali della riunione del Fomc confermano il proseguimento delle azioni di emergenza a sostegno dell’economia e il mantenimento del costo del denaro al minimo storico. In area Euro la produzione industriale a febbraio cala del 3,1% a/a rispetto al -2,4% a/a precedente e vs un consensus del -2,5% a/a. La fiducia degli investitori scende ad aprile di 17,3 punti. In Germania la produzione industriale sale a febbraio dello 0,5% m/m anche se la variazione tendenziale risulta del -1,8% a/a. L’inflazione a marzo raffredda all’1,4% a/a. Il surplus della bilancia commerciale a febbraio è pari a 16,8 Mld€ in rialzo rispetto ai 13,6 Mld€ precedenti, e nello stesso mese calano le esportazioni dell’1,5% m/m. In Italia la produzione industriale a febbraio cala del 3,8% a/a dal -3,4% a/a precedente ed il debito pubblico nello stesso mese ritraccia a €2017,6 Mld, rispetto al record di €2022,7 Mld precedenti. Sempre a febbraio, le retribuzioni contrattuali scendono all’1,4% a/a. L’inflazione armonizzata a marzo si attesta all’1,8% a/a.
• Tassi di interesse: negli Usa tassi di mercato poco mossi. In area Euro in rialzo i tassi tedeschi sul lungo. L’Euribor a 3 mesi venerdì scorso fissava invariato allo 0,21%. Cala lo spread Italia-Germania in area 310 pb, arrivando a toccare durante la settimana i 300 pb.
• Valute: settimana di deprezzamento per lo yen verso tutte le principali valute mondiali a seguito delle mosse ultra-espansive del neo governatore della BoJ, Kuroda, che intende riportare l’inflazione al 2% a/a entro il biennio. Euro in apprezzamento verso il dollaro con il cambio ritornato in area 1,31. Lo yuan cinese sale ai massimi da dicembre 1993 contro il dollaro Usa.
• Materie prime: settimana mista per le materie prime. In calo il petrolio dopo la revisione al ribasso delle stime sulla domanda globale da parte dell’Opec e dell’IEA. Vendite anche sull’oro. In rialzo alcune commodity agricole, misti i metalli industriali.
• Borse: settimana positiva per i principali listini mondiali; tra i migliori quello giapponese, italiano e spagnolo. Positivi i mercati emergenti ad eccezione di quelli asiatici. All’interno dell’indice Stoxx600 in progresso tutti i settori tranne quello auto; tra i migliori spiccano i settori immobiliare, delle telecomunicazioni e finanziari.