Bmps – Weekly Economic Outlook del 15 luglio 2013

• Economia reale: negli USA, sul mercato del lavoro, salgono inaspettatamente le richieste per nuovi sussidi settimanali di disoccupazione a 360.000 unità, dalle 343.000 precedenti; stesso andamento per le richieste continue che rimangono comunque sotto i 3 Mln di unità. Delude le attese l’indice di fiducia dell’Università del Michigan preliminare di luglio, in calo a 83,9 p. Il deficit pubblico di giugno sale a 116,5 Mld$ dai -59,7 Mld$ precedenti. In area Euro, la produzione industriale a maggio cala dell’1,3% a/a. Scende la fiducia degli investitori a luglio a -12,6 p. In Germania, la produzione industriale a maggio cala dell’1% a/a, rispetto allo 0,9% a/a del mese precedente, mentre nello stesso mese le esportazioni scendono del 2,4% m/m e le importazioni salgono dell’1,7% m/m. Confermato il tasso di inflazione a giugno in rialzo all’1,8% a/a. In Italia, raffredda il calo della produzione industriale a maggio attestandosi al -4,2% a/a dal -4,7% a/a precedente. Il tasso di inflazione armonizzato UE finale di giugno sale all’1,4% a/a dall’1,3% a/a precedente.

• Tassi di interesse: negli Usa tassi in calo sia sulla parte a lunga che su quella a breve della curva con il tasso decennale che torna in area 2,5% dopo i toni accomodanti di Bernanke. In area Euro stesso andamento per i tassi tedeschi con il decennale in area 1,5%. Sale lo spread Italia-Germania, che si colloca vicino ai 300 pb. L’Euribor a 3 mesi venerdì scorso fissava in rialzo allo 0,22%.

• Valute: biglietto verde in deprezzamento nella prima parte della settimana dopo le parole di Bernanke, con il cambio €/$ che si posiziona sopra 1,30. Andamento misto per lo Yen dopo il nulla di fatto della BoJ. Forte deprezzamento per il dollaro australiano, con il cambio vs. dollaro Usa ai minimi da settembre 2010, sulla scia delle aspettative di un taglio del tasso di riferimento nella prossima riunione della banca centrale ed i timori legati al rallentamento della crescita cinese.

•Materie prime: settimana positiva per tutte le materie prime tranne poche eccezioni. In forte rialzo i metalli, sia industriali che preziosi. Tra le migliori del comparto spiccano Oro e Argento. Forte rialzo anche per gli energetici con il prezzo del brent che supera i 108 $/barile e lo spread Brent-WTI ai minimi da fine 2010. Positivi gli agricoli ad eccezione del caffè e del cotone.

Fonte: Bloomberg

•.Borse: prosegue il rally sui principali listini azionari, tranne che per i mercati periferici dell’area euro (tra cui l’Italia), che chiudono la settimana in lieve calo. Stesso andamento per gli emergenti: negativa solo la borsa messicana e quella cilena. All’interno dell’indice Stoxx600 positivi tutti i settori, con i rialzi guidati da auto e risorse di base.