Siena è terza in Italia, e prima in Toscana, nella classifica delle città nelle quali si sono registrati i maggiori rincari del Paese. La statistica è stata elaborata dall’Unione nazionale consumatori in base agli ultimi dati Istat. A Siena si è registrata un’inflazione del 9,6%, che su dati assoluti è addirittura la seconda più alta del Paese, e che si traduce in una spesa media annua per famiglia che è cresciuta di 2.164 euro. Di più si spende solamente a Milano, dove l’inflazione è del 9% e dove la spesa aggiuntiva è di 2.443 euro, e a Bolzano, dove rialzo dei prezzi è dell’8,5% e dove le famiglie spendono 2.259 euro in più all’anno. E ancora: al quarto posto c’è Varese, +8,1%, con una stangata pari a 2.136 euro per una famiglia media. Seguono Trento (+8,1%, +2.120 euro), Grosseto che è seconda in Toscana (+9,4%, +2.119 euro), al settimo posto Genova che con Brindisi ha l’inflazione più alta d’Italia (+9,7%, +2.114 euro).
Preoccupazione viene espressa dalla Cgil: “L’inflazione è il male di questo tempo – commenta Fabio Seggiani, segretario generale della Cgil di Siena. – Si abbatte in maniera lineare sui redditi e quindi finisce per incidere maggiormente sui redditi bassi di salari e di pensioni. Questa inflazione significa una perdita di ben due mensilità all’anno di potere d’acquisto. La causa principale sono i costi energetici: nonostante il prezzo del gas sia diminuito le bollette sono sempre ferme, ciò è frutto di una speculazione che va fermata. Le politiche fiscali e salariali sono determinanti per combattere l’inflazione, servono risposte immediate”.
Gennaro Groppa