E’ stato scoperto il 18 agosto e rimarrà visibile ai visitatori fino al prossimo 27 ottobre ma il pavimento del Duomo si conferma già un successo: qualche migliaio di biglietti al giorno e lunghe code per entrare fin dalle prime ore del mattino. Segno che, proprio come accaduto a ferragosto per i numeri delle Gallerie degli Uffizi, l’arte attira un turismo di qualità, un turismo curioso e attento, in controtendenza con i numeri che raccontano di numeri in rosso nei luoghi di villeggiatura.
Per l’Opera della Metropolitana i dati sulle presenze da quando il pavimento è stato scoperto sono eccezionali. Dal 18 agosto infatti si conta una media di 6mila biglietti staccati al giorno. Solo nella mattinata e per la durata della nostra intervista al rettore Pratesi, sono stati 570 i visitatori che si sono goduti la bellezza di quel pavimento che Giorgio Vasari definì “Il più grande e bello che sia mai stato fatto”.
Una ricetta vera e propria non c’è ma di sicuro servono ingredienti buoni perché tutto riesca: “Buona promozione ce l’abbiamo con le strategie di comunicazione e marketing di Civita – commenta il rettore di Opera Metropolitana del Duomo – fondamentale è però pensare in modo diverso. Con la fine del polo finanziario cittadino, un settore che tutti i senesi dovrebbero prendere in considerazione immediatamente è quello dell’arte, della cultura. Qui ci sono delle ricchezze che non si esauriscono con il Duomo, ma abbracciano tutto il patrimonio cittadino e che se lavoriamo davvero insieme possiamo portare a un grande sviluppo che si riversa a pioggia sull’intero territorio”.
Durante la sua intervista con Siena News, è un fiume di parole il nuovo Rettore dell’Opera della Metropolitana del Duomo, Guido Pratesi, soprattutto quando definisce quelle che per lui sono, appunto, le linee che questa città dovrà adottare per potere attirare finalmente un turismo di qualità, non l’ormai famigerato ‘ mordi e fuggi’, nel nostro territorio. “Tante sono le ricchezze artistiche su cui puntare per il futuro, non solo quella del Duomo e del suo pavimento recentemente scoperto (leggi qui), per i nostri tesori serve maggiore collaborazione tra le varie istituzioni del territorio che ne permetta una seria valorizzazione. Una sinergia che non sia più a parole ma una che sia totale e reale. E’ necessario fare un passo avanti tutti insieme nell’interesse generale della città e dell’occupazione di qualità – spiega Pratesi ai nostri microfoni- . Penso che sia utile per la città se tutti coloro che operano nella cultura, nell’arte e nel turismo riuscissero a fare tavoli comuni dove si trovi un’unione di intenti”.
“Vedendo i trend anche rispetto agli anni scorsi, sono molto ottimista – conclude il ragionamento Pratesi-. I numeri che registriamo saranno costanti fino ad ottobre”.
Progetti per il futuro? “Opera della Metropolitana ha ben 40 cantieri aperti, diamo sempre il massimo impegno grazie alle professionalità specializzate che lavorano per noi. Penso che il nostro sia un futuro radioso”. Affidarsi infatti a specialisti del settore, in qualsiasi progetto e lavoro, funziona sicuramente a dispetto di un’attività che si affanna perché gestita senza competenze.
Una riflessione sul domani, quella del rettore, che è presto verificabile. Basta infatti muoversi sul sagrato della Cattedrale o davanti alla biglietteria a Palazzo Squarcialupi per capire quello che provano i turisti venuti qui.
“Il pavimento è qualcosa che lascia emotivamente senza fiato – ci dice una visitatrice originaria di Imperia-, sono senza parole per la bellezza la maestosità, la perfezione” .
Il fiume che in queste mattine si muove da via del Capitano verso la zona dell’Acropoli è un vero melting pot di persone che da ogni continente vengono ad ammirare le bellezza incastonata nel marmo.
“Questa è una cosa unica al mondo – racconta una signora originaria del Messico -. E’ bellissimo”. L’Opera della Metropolitana però non ha ottenuto un importante risultato solamente nel numero delle visite, è riuscita anche ad attirare tante presenze attraverso una capillare operazione di comunicazione. E tra gli intervistati ci sono anche quelli rimasti incuriositi guardando i servizi andati in onda sui tg nazionali di Rai e Mediaset (e molti, grazie al web fruibile da ogni parte del mondo, aveva letto anche Siena News!). “L’ho visto al Tg – ci dice una signora pugliese che incontriamo alla biglietteria-. Dovevamo partire per le vacanze in Toscana e ho deciso di fare tappa qui. Sono eccitatissima”.
Marco Crimi
Katiuscia Vaselli