Il settore del camper, nel gradimento dei vacanzieri, vola eppure la produzione è in calo. Tanto che per 40 lavoratori di Trigano non verrà rinnovato il contratto. Per la Fiom Cgil un campanello d’allarme.
Un processo che non è inversamente proporzionale, perché 40 lavoratori a termine del sito Trigano di Cusona non si sono rivisti rinnovare il contratto. Poi ce ne sono altre centinaia in altre zone d’Italia. Fatto sorprendente, a giudicare i numeri registrati dalla camperistica nel 2023. Eppure, il calo della produzione che si è manifestato quest’anno, ha spinto le aziende a rivalersi sulle categorie più deboli. Per altro da parte della società francese non c’è stata apertura alle richieste sindacali.
Una situazione che per Daniela Miniero, segretario Fiom Cgil di Siena, suona come un campanello d’allarme. In un quadro dove anche tra i sindacati non c’è una visione unitaria.
La prospettiva, rilanciata proprio dalla Fiom, è che in caso di un nuovo aumento della produzione siano richiamate a lavorare proprio le persone che adesso sono state messe da parte. Un’attesa che potrebbe essere infinita.