“Quasi novemila imprese per diciannovemila lavoratori in tre giorni. A tanto ammontano le richieste avanzate finora dai datori di lavoro toscani per attivare la cassa integrazione in deroga a favore dei propri dipendenti. Si tratta di un numero enorme, che fa capire quanto sia importante questo strumento per fronteggiare la crisi in cui sta versando, a causa dell’emergenza Coronavirus, il mondo del lavoro in Toscana ed evitare la perdita di migliaia di posti di lavoro. Noi come Regione abbiamo anticipato i tempi al massimo per poter inoltrare le domande autorizzate all’Inps nei tempi più rapidi possibile. Abbiamo una task force dedicata alla Cig in deroga e voglio ringraziare chi sta lavorando a ritmi serratissimi per agevolare il flusso delle domande. Inoltre, stiamo interloquendo con il Ministero del lavoro e della previdenza sociale per sollecitare gli emendamenti al DL “Cura Italia” in modo da risolvere criticità come l’obbligo del bollo e l’esclusione degli assunti dopo il 23 febbraio”. Lo afferma l’assessore a lavoro, formazione ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, commentando l’elevato afflusso di richieste della cassa integrazione in deroga finora giunte agli uffici della direzione lavoro della Regione.
Che le domande sarebbero state molte lo si è capito fin da subito. Già il primo giorno dell’apertura dell’iter online, il 31 marzo, circa seicento erano state le richieste avanzate delle imprese toscane per accedere ai fondi della cassa integrazione in deroga,estesa a tutte le imprese coinvolte dalle chiusure previste dall’emergenza Coronavirus Coivd-19.
“Per ottenere la cassa in deroga non è previsto alcun requisito dimensionale, quindi anche i datori di lavoro che occupano un solo dipendente possono accedere alla misura straordinaria”, ha concluso l’assessore regionale Grieco. “Le risorse saranno garantite a tutti”.
(foto di repertorio)