Il direttore Solfanelli torna all’attacco dopo il video che testimonia la presenza di cinghiali in città
Gli ungulati sono un danno enorme per l’agricoltura, ma non solo. Sono ormai diventati un problema urbano. Coldiretti è da molto tempo in prima linea – ricordiamo anche la manifestazione della primavera scorsa davanti all’Atc provinciale e quella regionale svolta a Firenze nel mese di agosto– per protestare contro le norme che regolano la caccia a cinghiali e anche ai caprioli.
Nel 2016, complici il passaggio di competenze dalle Province alla Regione e le nuove disposizioni emanate dal governo regionale, non sono stati realizzati, se non in minima parte, gli interventi di contenimento degli animali. A complicare la situazione, una burocrazia soffocante e la mancata applicazione della legge obiettivo con cui la Toscana ha dichiarato di voler correre ai ripari contro l’esubero dei selvatici. Il rischio più grave è rappresentato dai cinghiali, responsabili in Toscana dei due terzi dei danni alle colture agricole. Il piano di controllo approvato recentemente dalla Regione non ha modificato sostanzialmente le modalità di gestione di questo ungulato. Il numero di animali presenti sul territorio quindi continua a crescere. Ancora una volta quindi l’agricoltura viene sacrificata sull’altare di una gestione faunistica approssimativa e inefficace. L’equazione più cinghiali meno agricoltura continua a produrre risultati devastanti per il settore che, con l’avanzata della fauna selvatica, vede aumentare la moria di imprese e la scomparsa di realtà importanti per l’economia e il presidio del territorio. Da non sottovalutare anche il pericolo rappresentato dagli ungulati per i cittadini comuni, in quanto è sempre più facile trovarli in aree abitate o su strade trafficate.
«Alla luce della nuova testimonianza che vede cinghiali di grosse dimensioni cercare cibo davanti al supermercato più grande della città, è evidente ancora una volta la necessità di un intervento incisivo» commenta il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli. «Da tempo facciamo presente che i cinghiali stanno diventando un problema urbano, decine le segnalazioni anche in zona Massetana Romana e all’Acquacalda. Un rischio grande anche per gli automobilisti. Certo è che non si può più andare avanti con i falsi moralismi, con una burocrazia estenuante o con la ricerca di soluzioni innovative che allunga soltanto i tempi e non porta a nulla se non a finti risultati. C’è un limite a tutto, mi pare che questo sia stato ampiamente superato. Si deve agire, subito. Il problema esiste e va risolto. Gli strumenti che abbiamo sono sufficienti ad arginare il problema, solo però se si vogliono usare in modo compiuto e corretto. Non serve invocare misure legislative eccezionali, basta avere la volontà di usare bene ed in modo efficiente quelle che abbiamo».