Agli agricoltori della Coldiretti piace la legge di stabilità del governo Renzi. E’ quello che viene fuori dal convegno “Fiscalità in agricoltura e legge di stabilità” di stamani, 14 gennaio, organizzato da Coldiretti Siena all’Hotel Garden. Tutti i cambiamenti nelle norme per gli agricoltori sono stati illustrati da Domenico Buono, capo servizio dell’Area Fiscale di Coldiretti Nazionale. Buono ha quantificato in 1 miliardo di euro il beneficio per le aziende agricole. All’interno della legge di stabilità c’è l‘esenzione totale dell’Imu per i terreni agricoli posti in collina o in montagna o per quelli condotti e posseduti da soggetti iscritti alla previdenza agricola. Questa norma farà risparmiare al settore agricolo circa 284 milioni di euro.
Miglioramenti anche sul fronte Irap: nel 2016 i titolari di reddito agrario non dovranno pagare nulla. A livello previdenziale la miglioria sarà nell’esonero del versamento del 40% dei contributi a carico dei datori di lavoro a tempo indeterminato. Aumenterà, invece, l’imposta di registro che passerà dal 12 al 15% per la cessione dei terreni agricoli a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali.
A proposito della legge di stabilità il giudizio di Domenico Buono è sostanzialmente positivo: «Ci sono cose interessanti e solo piccoli tagli o aggiustamenti. Sono molto più che soddisfatto. Abbiamo provato a fare inserire una norma che prevedesse l’esenzione Imu anche per gli affitti in ambito familiare, ma non ci siamo riusciti».
«Nella legge di stabilità ci sono delle novità importanti a cui guardiamo con favore. Non sono assolutamente dei regali, ma un riconoscimento del Governo per un settore che garantisce sicurezza alimentare e tutela del territorio» – dice il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli – «Le nostre preoccupazioni sono verso il prezzo dei prodotti e sulla mancanza di competitività sui mercati esteri».
Tullio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana, guarda al futuro: «Questa iniezione di liquidità vuol essere un segnale chiaro della politica di questo Paese, dove oltre 980 milioni di euro sono stati fatti risparmiare agli agricoltori, in particolare di quelli che svolgono professionalmente questa attività, come i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli. Questo significa che se c’è la voglia e lo stimolo di affacciarsi sul mondo dell’agricoltura e di investire, ci sono tutte le condizioni per farlo».
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