L’attuale scenario industriale non può prescindere da un’accurata catena di approvvigionamento, una risorsa cruciale per le aziende moderne intenzione a competere sul piano della produttività.
Una fase di rifornimento efficiente è il risultato di una supply chain allineata agli obiettivi aziendali, che può essere adeguatamente ottimizzata tramite le giuste strategie operative.
Una catena di approvvigionamento può essere gestita in modo efficace attraverso una fase di coordinamento articolata, mirata a prevenire ogni fattore di rischio. Al centro di questo approccio c’è un’accurata fase di pianificazione, che deve considerate attentamente tutte quelle problematiche che potrebbero causare una variazione nella domanda. Affinché sia davvero efficiente, è necessario però intervenire su più fronti, ricordando il valore che un intervento sinergico può avere in questo genere di attività.
Per iniziare, è necessario investire nell’analisi predittiva: una risorsa di grande valore, che può essere effettuata a partire da un’analisi dei dati digitalizzata, che consente di esaminare lo storico delle richieste e prevedere con precisione la domanda, in modo da evitare sia le carenze nelle scorte sia gli eventuali eccessi di stoccaggio.
Parallelamente, è importante adottare adeguate strategie di gestione dei ritardi causati da eventi imprevedibili: poter contare su un piano di intervento ben strutturato permette infatti di affrontare con resilienza le emergenze che esulano dalle responsabilità dell’azienda, riducendo l’impatto delle inefficienze dovuta ai ritardi causati dai fornitori.
Quando si parla di efficienza nella fase di approvvigionamento non si può non considerare l’impatto che i fornitori hanno sull’intera supply chain.
In mercato sempre più globalizzato, la selezione dei partner rappresenta una fase estremamente complessa, che non può essere affrontata se non con un’adeguata strategia di sourcing.
Il sourcing è un processo che consente di individuare fornitori in linea con gli standard aziendali, valutando parametri come costi, efficienza, competenza e affidabilità.
Per migliorare ulteriormente la fase di approvvigionamento, oltre al sourcing è possibile avvalersi di una serie di metriche e indicatori, tra cui la matrice di Kraljic, uno strumento che permette di classificare prodotti e fornitori sulla base del loro livello di criticità.
Per comprendere al meglio come permette di identificare i rischi di rifornimento e ridurre al minimo le vulnerabilità, vi invitiamo alla lettura della guida dedicata alla matrice di kraljic per l’approvvigionamento presente sul sito di RS.
Il procurement è una fase strettamente connessa al sourcing, tanto che i due termini sono spesso adoperati congiuntamente per indicare due fenomeni strettamente correlati.
Con il procurement, si intende in particolare il processo precedente e successivo al sourcing, eventualmente sintetizzabile con il termine di negoziazione.
Il procurement comprende diversi aspetti dell’approvvigionamento:
Nella fase contrattuale, il procurement prevede inoltre la definizione dei termini e delle clausole delle forniture, in modo da stabilire tempistiche, quantitativi e standard qualitativi ed evitare ogni genere di disservizio.
L’approvvigionamento si basa su una complessa rete di fornitura che coinvolge diversi reparti aziendali o più imprese del settore. Questa complessità può generare delle difficoltà nelle fasi gestionali e documentali, spesso causate da incongruenze, disallineamenti e frammentarietà tra i settori interessati.
Per uniformare le informazioni e superare queste inefficienze, è fondamentale puntare sull’integrazione di piattaforme di gestione centralizzate, degli strumenti che assicurano un monitoraggio completo della catena di fornitura, assicurando l’individuazione tempestiva anche della più piccola inefficienza.
Le giuste strategie hanno infatti la capacità di trasformare l’approvvigionamento da semplice fase di rifornimento a leva strategica estremamente preziosa: una risorsa capace di influire sulla qualità e sul valore dell’impresa. A beneficiarne, la produttività, i risultati aziendali e la soddisfazione dell’utenza, oltre alla capacità delle imprese di conseguire un importante vantaggio competitivo.
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