Segnali positivi dal Ministero per lo sviluppo economico che anche nel 2016, ha previsto contributi a fondo perduto per le aziende che investono in beni strumentali. Lo strumento agevolativo, definito in breve “Beni strumentali – Nuova Sabatini”, istituito dal decreto-legge del Fare (ast. 2 decreto legge n 69/2013) è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI). In particolare la linea agevolativa prevede un sostegno concreto per l’acquisto tramite finanziamento (o leasing finanziario) di macchinari, impianti, arredi, beni strumentali di impresa e attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo, hardware e software e tecnologie digitali. L’aiuto alle imprese prevede un contributo a fondo perduto in conto interessi e l’accesso al fondo di garanzia.
Il contributo in conto interessi prevede il rimborso a fondo perduto di parte degli oneri finanziari pagati sul finanziamento bancario. L’entità del contributo è stimata calcolando il 2,75% dell’importo della somma finanziata secondo un piano di ammortamento semestrale a cinque anni (per un finanziamento di 100.000 euro il contributo arriva a circa 7.500€).
L’accesso al fondo di garanzia invece mette a disposizione delle imprese una garanzia gratuita che arriva fino all’80% del investimento previsto: al di là dei vantaggi di natura economica questa linea non solo sostiene e facilita l’accesso al credito (anche ad imprese in fase di start up) ma permette anche agli imprenditori di evitare il rilascio ulteriori garanzie reali (ipoteche e pegni) e personali (fideiussioni).
Le agevolazioni possono essere richieste su investimenti da 20.000€ a 2 mln, a partire dal 2 maggio 2016. Per sostenere le aziende interessate, lo studio ConCredito ha aperto uno sportello di informazione gratuita per la verifica dei requisiti di accesso al bando.
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