Molta attenzione è stata posta alla ricerca del “Glyphosate”, noto diserbante ad azione sistemica non selettivo.
La Forestale è alla caccia di irregolarità nei prodotti fitosanitari. Nell’ultimo periodo il personale del corpo forestale dello Stato della Toscana ha effettuato una serie di accessi presso rivenditori ed utilizzatori in tutto il territorio regionale finalizzati a verificare il rispetto della normativa (europea, nazionale e regionale) regolante le fasi della filiera che vanno dalla distribuzione all’utilizzo del prodotto sia in ambito agricolo che extra-agricolo.
Complessivamente, nel periodo in esame, sono stati effettuati 108 controlli, di cui 44 hanno avuto esito irregolare. In totale sono state elevate 72 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 57.000 €, e 5 sanzioni penali con relative comunicazioni all’A.G. e sequestri di prodotti fitosanitari in 3 casi.
Nelle le aziende agricole utilizzatrici di prodotti fitosanitari sono stati verificati in particolare i seguenti aspetti: possesso del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari; corretta registrazione dei trattamenti effettuati; documentazione di acquisto; corretto stoccaggio; rispetto delle prescrizioni indicate in etichettatura; validità dell’autorizzazione del prodotto fitosanitario rilasciata dal Ministero della Salute; corretta gestione ai sensi di legge dei rifiuti derivanti dai prodotti fitosanitari.
Gli illeciti penali hanno riguardato in particolare la detenzione illegale di prodotti fitosanitari scaduti (quelli con autorizzazione scaduta, non rinnovata e con tempo di smaltimento scorte esaurito), considerati rifiuti speciali pericolosi ai sensi della normativa vigente.
Gli illeciti amministrativi riscontrati in ambito agricolo hanno riguardato in particolare: il mancato rispetto delle prescrizioni riportate nell’etichettatura; l’utilizzo di diserbanti a distanze da stagni, fiumi e lagune inferiori a quelle previste per legge; la conservazione dei prodotti in locali o armadi non idonei e non chiusi a chiave; la vendita di prodotti fitosanitari tossici/nocivi omettendo la verifica dell’identità e dell’abilitazione dell’acquirente; l’acquisto di prodotti fitosanitari senza aver conseguito il certificato di abilitazione; l’omessa detenzione oppure irregolare compilazione del registro dei trattamenti nelle aziende agricole; l’omessa comunicazione dei dati annuali di vendita al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; l’omessa detenzione del registro di carico/scarico dei rifiuti aziendali.
I controlli in ambito extra-agricolo si sono rivolti alle aree pubbliche, accessibili a persone di tutte le età (parchi e giardini pubblici, campi sportivi, scarpate stradali, fasce di rispetto delle linee ferroviarie, ecc.).
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica dei trattamenti effettuati con il “Glyphosate”, noto diserbante ad azione sistemica non selettivo, largamente utilizzato in ambito extra-agricolo nei casi in cui è necessario un diserbo totale dell’area senza distinzione tra piante utili e dannose. Al riguardo si evidenzia che in data 20/03/2015 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (International Agency for Research on Cancer – IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization – WHO), in base a studi effettuati sull’esposizione al prodotto di parte della popolazione mondiale e di animali di laboratorio, ha dichiarato la probabile cancerogenicità di tale sostanza.
Per quanto sopra, ed in applicazione del principio europeo di precauzione, l’impiego in ambito extra-agricolo del Glyphosate in Toscana è di norma vietato ai sensi dell’art. 6 comma 1 della legge regionale n. 36/1999. La Regione Toscana è l’unica ad avere una norma che disciplina l’uso dei prodotti fitosanitari al fine della maggior tutela per la salute pubblica. Con successiva delibera di giunta 04/08/2015 n. 821, nel confermare il divieto di cui sopra è stata prevista una deroga nei casi in cui le aziende U.S.L. valutino inattuabili e più pericolosi per la popolazione metodi di diserbo alternativi.
Di recente (30/06/2016) la Commissione Europea ha prorogato l’autorizzazione all’uso del Glyphosate per 18 mesi. La risoluzione mira a prendere tempo fino all’espressione del giudizio dell’E.CH.A. – European Chemicals Agency, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche – per questo si è optato per una proroga di un periodo di tempo limitato anziché i consueti 15 anni che normalmente vengono concessi ai prodotti fitosanitari. È importante evidenziare che l’Italia rientra tra i Paesi che si sono opposti al rinnovo dell’autorizzazione di tale prodotto.
Gli illeciti amministrativi in ambito extra-agricolo hanno riguardato in particolare: l’esecuzione di trattamenti con prodotti a base di Glyphosate in assenza del previsto nulla osta sanitario di competenza dell’azienda U.S.L.; l’esecuzione di trattamenti in violazione di specifiche ordinanze comunali di divieto in zone particolari; l’utilizzo di diserbanti in area non consentita (in corrispondenza di sponde di corsi d’acqua).
L’attività svolta è in linea con gli obiettivi del protocollo di collaborazione sottoscritto in data 12/05/2016 tra il corpo forestale dello Stato e l’Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente (International Society of Doctors for Environment Italia – ISDE). L’intesa, formalizzata nell’ufficio del procuratore capo di Arezzo ed alla presenza del direttore generale di U.S.L. – Area Vasta sud-est, è sopraggiunta al fine di promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sulla tutela e la cura dell’ambiente e del paesaggio, oltre che a principi della sicurezza agroalimentare.
«Le attività di controllo poste in essere non sono altro che la trasposizione concreta del principio di precauzione codificato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, che la Regione Toscana ha tradotto in legge con lungimiranza passando dal “si concede a meno che” al “NON si concede a mano che” – afferma Giuseppe Vadalà, comandante regionale del corpo forestale dello Stato – Mi piace sottolineare, in particolare, i controlli eseguiti nei giardini e nelle altre aree verdi pubbliche, a tutela della salubrità dell’ambiente per famiglie e bambini».
«I miei complimenti al corpo forestale dello Stato per i controlli eseguiti e i risultati ottenuti – dice Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana – Il controllo sulla salubrità dei cibi e sull’utilizzo corretto dei prodotti fitosanitari è una delle attività di particolare interesse e riguardo per il mio assessorato, che esegue controlli tramite i servizi di prevenzione delle Asl. Quanto al Glyphosate, l’anno scorso abbiamo approvato una delibera specifica che dava indicazioni per l’autorizzazione all’utilizzo in ambito extra-agricolo del Glyphosate. La delibera toscana ha destato molto scalpore e raccolto molti consensi».
Il corpo forestale dello Stato ha confermato e rafforzato la propria tradizionale vocazione di porsi al servizio della comunità ponendo in essere attività operative che rafforzano la legalità con particolare riferimento alla sicurezza dell’ambiente e dell’agroalimento, in sintonia con le associazioni portatrici d’interesse.