Una sorta di “cane che si morde la coda” per Toscana Cereali: se non è rispettata la natura si ribella, ma se si hanno politiche agricole che vanno nella direzione di un mancato reddito per gli agricoltori, non si coltivano i terreni marginali in collina e montagna e le conseguenze non possono che essere quelle del dissesto idrogeologico e paesaggistico. Per questo in agricoltura vanno introdotte riforme che introducano incentivi allo sviluppo eco-compatibile. Vite umane e danni economici, è l’ora di invertire la rotta: «Dalla Pac – prosegue il direttore Rossi – ci attendiamo risposte concrete, in termini di competitività per le imprese agricole che sono chiamate a coltivare i terreni posizionati in zone interne, magari poco produttive, ma i più sensibili ai fini ambientali e dove l’opera dell’uomo-agricoltore consente la tenuta del terreno dagli smottamenti e quindi dal dissesto idrogeologico e da quello paesaggistico»
Segnali innovativi nella proposta di riforma: tra questi il “Greening”, ovvero il rinverdimento della Pac – una misura che da sola assorbe il 30 per cento delle risorse, se applicata correttamente sui terreni sensibili ai fini ambientali – montani e collinari – può dare delle risposte sulla tenuta del reddito delle imprese agricole che vi operino. «Nella misura Greening – spiega Rossi – vanno apportate delle modifiche sostanziali, come l’introduzione della rotazione colturale, bene il processo produttivo Bio ma anche l’agricoltura integrata a basso impatto ambientale e il riconoscimento a premio dell’olivicoltura che è la pianta più diffusa in collina e funge da drenaggio del terreno. La riforma – secondo il direttore di Toscana Cereali – fa un altro piccolo passo in avanti, in direzione delle zone interne e svantaggiate, riconoscendo una piccola percentuale aggiuntiva, al premio unico per ettaro, per coprire gli alti costi di produzione. Anche qui, invece di demolire la riforma proposta della Commissione, si potrebbero avanzare proposte di modifica tese a incrementare quel 5 per cento che rappresenta veramente poca cosa nel contesto della riforma.
Infine – secondo Toscana Cereali – la nuova PAC dovrà tenere conto anche delle speculazioni finanziarie che avvolgono i mercati delle materie prime. E’ successo in diverse occasioni che il mercato, per effetto di questa speculazione, sia sceso ai minimi storici e quindi i ricavi sono stati inferiori ai costi di produzione. Garantire un reddito minimo (come la cassa integrazione in altri settori) è il presupposto per continuare a vedere nuove generazioni fare agricoltura. Importante,per Toscana Cereali, è anche quello di dotare le aziende agricole di organizzazioni di mercato efficienti, il modello “ortofrutticolo”, basato sulle Organizzazioni di Produttori è da prendere a riferimento con l’obiettivo di tutelare il reddito degli agricoltori dalle multinazionali che operano nel mercato globalizzato.
ECCO COME ERA LA “VECCHIA” PAC 2007-2013
Frumento duro, prezzi medi percepiti dagli Agricoltori nel biennio 2009/2010: 200 euro a tonnellata
Aree di produzione | Resa per ettaro | Vendita prodotto € | Premio medio comunitario € | Costi produzione € | Reddito netto € |
Pianura Padana | 5,7 ton/ha | 1.140 | 600 | – 800 | 940 |
Toscana | 3,0 ton/ha | 600 | 300 | – 900 | 0 |
Sicilia | 2,5 ton/ha | 500 | 250 | -800 | – 50 |
Il presepe della Misericordia è apprezzato da tutta la città per la sua bellezza e…
Nelle tavole di Natale e Capodanno di ogni senese il Panforte è sempre presente; oggi…
Dieci pacchi alimentari che saranno consegnati ad altrettante famiglie in difficoltà sono stati consegnati al…
Le Celebrazioni del Santo Natale saranno trasmesse in diretta sui canali di Siena News. Questa…
Il presepio della stazione di Siena è uno dei presepi in movimento più belli e…
È diventata ormai una piacevole tradizione, quella della tombola in Emodialisi organizzata per i pazienti…