Daily Report del Settore Research di Banca Mps

In allegato il daily report a cura del Settore Research di BMPS sui principali eventi di mercato. Di seguito una sintesi dei principali contenuti.

· Chiudono deboli i listini europei penalizzati dai negativi dati macro di giornata; negativa Piazza Affari che oltre al clima d’incertezza politico sconta l’introduzione da oggiAggiungi un appuntamento per oggi della Tobin tax sulle transazioni finanziarie. L’indice PMI manifatturo europeo nel mese di febbraio risulta stabile a 47,9 punti, ben sotto la soglia che segnala contrazione; quello italiano scende a 45,8 punti e quello inglese a 47,9 punti; recupera invece leggermente il PMI francese a 43,9 punti, mentre quello tedesco sale a 50,3 punti. In Europa la disoccupazione a gennaio continua ad aumentare portandosi all’11,9%; in Italia il Pil annuale del 2012 cala più del previsto del 2,4% a/a rispetto al -2,2% a/a di consensus, mentre il rapporto deficit/Pil si porta al 3% a/a nel 2012; in diminuzione l’inflazione preliminare italiana di febbraio all’1,9% a/a. In Germania, sempre nel mese di gennaio, le vendite al dettaglio inaspettatamente aumentano al 2,4% a/a rispetto al -3,7% a/a del mese precedente.

· Apre incerta Wall Street in scia del sempre più inevitabile avvio, a partire da questa sera, dei tagli automatici alla spesa (sequester); i tagli ammontano a $85 Mld da attuare entro settembre, ed oggiAggiungi un appuntamento per oggi Obama tenterà un’ultima intesa tra i leader delle due fazioni. Positivi gli aggiornamenti macro di oggiAggiungi un appuntamento per oggi: cresce il dato finale relativo alla fiducia dell’Università del Michigan a febbraio a 77,6 punti e nello stesso mese l’ISM manifatturiero statunitense sale a 54,4 punti, balzo maggiore dal giugno del 2011. Delude invece il reddito personale che a gennaio si contrae del 3,6% m/m; nello stesso mese la spesa personale avanza dello 0,2% m/m. Misti i listini asiatici. Scendono Hong Kong (-0,61%) e Shangai (-0,26%) penalizzate dall’indice PMI manifatturiero cinese che a febbraio raffredda a 50,4 punti.

· Sul mercato monetario scendono i tassi Euribor su tutte le scadenze; il tasso a 1M fissa lo 0,117%, il tasso a 3M fissa lo 0,206% e il tasso a 6M fissa lo 0,328%. Il tasso overnight Eonia ieri fissava lo 0,066%. L’Eurotower comunica che la prossima settimana verranno rimborsati alla BCE altri €12,5 Mld delle due operazioni LTRO. In ribasso i rendimenti europei e gli omologhi statunitensi. Salgono gli yield italiani con il rendimento sul decennale al 4,79%; lo spread Btp10Y-Bund in rialzo a quota 337 pb. L’Inghilterra colloca: £1 Mld di titoli a 29 giorni con rendimento dello 0,3085%, £1 Mld di titoli a 91 giorni e rendimento allo 0,3446% e £1,5 Mld di titoli a 182 giorni e rendimento allo 0,3638%. In rialzo gli spread dei periferici ed anche tutti i CDS 5Y.

· L’euro tocca intraday i minimi da otto settimane nei confronti del dollaro con il cross €/$ sotto quota 1,30. La sterlina tocca intraday quota $1,50 nei confronti del dollaro, ai minimi da luglio 2010. Tra le commodities scende il petrolio WTI (-1,3%). In ribasso anche il brent (-0,8%). In rialzo il gas naturale (+0,6%). Scende il rame (-1,3%) per i negativi dati macro della Cina, il più grande user di tale metallo industriale. Sale il frumento (+0,4%). L’oro scambia a 1577 $ l’oncia.