Sono tre anni che il vino delle terre senesi parla un po’ argentino. Nel 2013 l’imprenditore di Rufino, nella provincia di Santa Fe, Alejandro Bulgheroni ha acquistato Dievole, vasta tenuta del Chianti Classico, e Poggio Landi a Montalcino. Ieri alla Camera di Commercio di Siena si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle nuove strategie imprenditoriali dell’azienda di Vagliagli, illustrate dal suo presidente Enrique Almagro, rappresentante di Bulgheroni sul nostro territorio. Con lui c’erano il presidente della Camera di Commercio di Siena Massimo Guasconi, il sindaco di Siena Bruno Valentini e il presidente della Provincia di Siena Fabrizio Nepi.
Almagro, che ha parlato dopo l’introduzione di Massimo Guasconi, ha detto che l’azienda punterà sempre di più a promuovere due attività : il vino e l’accoglienza agrituristica. Per questo sono stati investiti dal 2013 a oggi circa 100 milioni di euro e ne sono previsti altri 30 per i prossimi anni. Dievole punta anche sull’olio di oliva, per questo il frantoio di Pianella farà da vero e proprio nodo di distribuzione. Almagro ha ringraziato lo spirito e la passione del personale dell’azienda. Attualmente sul territorio senese Dievole e Poggio Landi impiegano una settantina di persone, non mettendo nel computo gli stagionali.
«Non è una casualità la nostra presenza qui. Tutto questo è un’avventura – ha detto Almagro – ma fatta con testa. Siamo contenti dell’investimento e del trattamento ricevuto». Il presidente di Dievole ha salutato poi il sindaco di Siena Valentini e il presidente della Provincia, nonché primo cittadino di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi. I due rappresentanti delle amministrazioni locali ne hanno approfittato subito per sottolineare l’importanza, in questa fase di crisi della città e dell’Italia, degli investimenti stranieri nel territorio senese.
Il sindaco Valentini ha detto in proposito: «Vorremmo che questo esempio positivo si replicasse. Noi dobbiamo fare in modo che le regole siano a favore delle imprese e degli investimenti. Ci deve essere grande accoglienza e ospitalità ». Anche Nepi ha insistito sul rapporto con le imprese estere: «Dobbiamo mettere in condizioni gli investitori di venire nel territorio. Dobbiamo accostare questo alla tutela del paesaggio».