Economia

È tempo di Educazione Finanziaria per tutti. Attiviamoci partecipando con iniziative utili, come indica il Comitato EDUFIN

Le questioni finanziarie ci preoccupano, amplificate dal contesto legato alla guerra in Ucraina e al forte aumento dei prezzi.

In una scala di soddisfazione che va da 1 a 10, il grado di soddisfazione sulla propria situazione economico-finanziaria si abbassa, diventando 5,68. Da questa evidenza, contenuta nella quarta edizione del Rapporto EDUFIN 2023, “Educazione Finanziaria: iniziamo dalla scuola”, realizzato dal Comitato EDUFIN in collaborazione con BVA Doxa, emergono sia la difficoltà nel confrontarsi con il tema dell’economia personale, che la necessità di essere capaci di farlo, innalzando il livello delle proprie conoscenze finanziarie.

Un tema che affrontiamo da sempre su questa rubrica, spiegando in maniera semplice tematiche complesse e lontane per molte persone, ma la cui conoscenza è, invece, fondamentale, proprio per affrontare e gestire l’incertezza economica che si avverte occupandosi delle finanze personali. Incertezza che, leggendo i dati del Rapporto, ha orientato verso l’investimento, riducendo al 38% del campione, rispetto al 45,2% dello scorso anno, la preferenza a mantenere i risparmi fermi sul conto corrente.

Le conoscenze finanziarie degli Italiani rimangono limitate, soprattutto per le persone più vulnerabili, impedendo loro di non aumentare la condizione di fragilità finanziaria, e di ridurre l’ansia finanziaria, che, di fatto, colpisce tutti, quando non ci sentiamo in grado di decidere quali investimenti finanziari, assicurativi e previdenziali, siano adatti a costruire maggiore benessere per noi e per chi, per noi, conta.

Trasformare un problema in un’opportunità richiede, però, la capacità di saper guardare al problema con una visione ampia e dinamica, ed è la conoscenza, l’ingrediente migliore che consente di farlo.

Da questa prospettiva, quanto rileva il Rapporto è incoraggiante; tutti vogliono l’Educazione Finanziaria, a scuola, sul posto di lavoro e nei luoghi ricreativi, con percentuali altissime, rispettivamente: 91%, 80% e 65%. Inoltre, è diffusa la convinzione (72%) che l’insegnamento di Educazione Finanziaria a scuola possa comportare vantaggi in termini di future scelte di risparmio e investimento, assicurative e previdenziali.

Su questo argomento, centrale per il futuro del nostro Paese, a mio avviso, è incentrato il tema del Mese dell’Educazione Finanziaria 2023: “E’ l’ora dell’educazione finanziaria”, che si svolgerà dal 1° al 31 di ottobre.

Lo scriviamo su questo spazio da quando ho avuto l’opportunità di farlo: è tempo che il rapporto dei cittadini con le scelte legate al denaro si evolva, diventi naturale e fiducioso, per orientarci alla consapevolezza e alla serenità economica.

La conoscenza genera futuro e libertà. Ed occorre il contributo di tutti gli Stakeholders.

Sul sito governativo dedicato, www.quellocheconta.gov.it, sono presenti le nuove “Linee Guida Stakeholders” che consentiranno di vedere riconosciute dal Comitato EDUFIN, le proprie iniziative di Educazione Finanziaria, Assicurativa e Previdenziale, “collaborando così attivamente e in una cornice istituzionale all’accrescimento delle conoscenze finanziarie della popolazione”.

Non deve mancare l’attivazione locale, soprattutto da parte del Comune, della Regione, del Terzo, del Quarto settore, e degli operatori professionali tutti. Fin dalla prima edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria, Siena è stata presente, con la Scuola di Economia & Management.

Quest’anno prepariamoci ad un’attivazione maggiore, da parte di tutti. Dando, concretamente, un contributo importante al benessere dei cittadini.

Per un presente e un domani migliore.

Maria Luisa Visione

Francesco Laezza

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Francesco Laezza

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