Educazione Finanziaria: imparare a definire obiettivi di vita e priorità

Potrebbe sembrare strano. Eppure, saper definire i nostri obiettivi finanziari non è né scontato, né sempre immediato. E voi lo avete fatto?

Facciamo una prova: scrivete su un foglio cinque obiettivi importanti della vostra vita che desiderate realizzare. Avete un minuto per elencarli, perché se sono chiari e sentiti, scorreranno liberi come un fiume in piena.

Ma, se, invece, vi accorgete che avete bisogno di pensarci, di rifletterci su, allora, o si tratta di una fase della vostra vita in cui avete già realizzato molto, quindi, di forte soddisfazione economica, oppure, è accaduto che identificare, dare un nome e immaginare di concretizzare i vostri sogni, richieda più tempo di un minuto perché, prima, occorre avere la consapevolezza dei nostri desideri.

Il mio consiglio è operare la tecnica dei conti mentali dando un nome alla finalità che associamo all’obiettivo; identifichiamo due categorie macro: la prima la chiameremo “Sicurezza”, la seconda “Sviluppo”. Alternativamente, possiamo anche chiamarle “Presente” e “Futuro”.

Cosa mettereste in Sicurezza e nel Presente? Le indicazioni della pianificazione finanziaria ci dicono di inserire la possibilità di vivere serenamente, avendo stabilità. In parole semplici mantenere un tenore di vita costante, affrontare eventuali imprevisti non preventivati, essere coperti da eventi non favorevoli, inattesi e inaspettati. Naturalmente, soddisfacendo gli obiettivi immediati che salvaguardano i bisogni essenziali della piramide di Maslow: avere un tetto, mangiare, vestirsi, e così via.

Cosa mettereste in Sviluppo e nel Futuro? Sempre gli insegnamenti di pianificazione ci suggeriscono ancora la stabilità del tenore di vita e poi ogni progetto che ha bisogno di tempo e di comportamenti economici funzionali per diventare realtà. Gli obiettivi di vita sono, infatti, un investimento che mettiamo in atto per dipingere e colorare il nostro futuro; rappresentano chi vogliamo diventare, l’attività professionale che desideriamo svolgere, la famiglia a cui sentiamo di appartenere, le persone importanti per le quali il nostro supporto economico è fondamentale. 

Individuata la macrocategoria si entra nel micro; ci possiamo sbizzarrire nel cercare il nome più evocativo; a livello orientativo guidano una serie di obiettivi di investimento che, con più o meno frequenza, ci capiterà di incontrare nell’arco dell’esistenza. Come: casa e beni immobili, beni durevoli, beni di valore, studio dei figli, inizio attività, carriera e aggiornamento professionale, sostegno familiari, anticipo pensionistico, lasciti e donazioni, vecchiaia in serenità. E poi: viaggi, passioni, obiettivi generici di ricchezza. La copertura dai rischi personali e patrimoniali attiene all’area di esigenza di Protezione, ed è alla base, prioritaria rispetto all’assunzione di altre tipologie di rischio.

Trovate i vostri cinque obiettivi finanziari di investimento, se non lo avevate fatto. Adesso, per ogni obiettivo dobbiamo individuare quando avremo bisogno del denaro per affrontarlo, di quanto denaro avremo bisogno e stabilire se ha una priorità diversa, maggiore o minore rispetto agli altri.

Sarà proprio la corretta individuazione del tempo di spesa, dell’importo e della priorità che ci guideranno nell’organizzare un piano di realizzazione in cui la relazione Rischio/Rendimento/Tempo risulti coerente ed efficiente, con il miglior equilibrio costi/benefici.

Raggiungere l’obiettivo dipenderà dalla combinazione ottimale e integrata tra i diversi progetti; un’efficace pianificazione di tutti gli obiettivi ci aiuterà a riclassificarli. Potrà accadere di anticiparne o posticiparne qualcuno perché la prospettiva non è mai statica, ma dinamica. Attraverso il monitoraggio verificheremo quanto siamo vicini o lontani dal loro raggiungimento e, se, rispetto alle priorità iniziali, sia cambiato qualcosa.

Vi capita di cambiare le priorità se accade qualcosa che non avevate messo in conto?

Questo è un segreto della pianificazione: ristabilire le giuste priorità in base ai cambiamenti senza rinunciare, perché se pianifichiamo ampliamo sempre le nostre opportunità di scelta, mai il contrario.

Avendo separato Sicurezza e Sviluppo, i nostri obiettivi di investimento saranno sempre all’interno di un quadro di stabilità; condizione che ne determinerà l’effettiva riuscita.

In Sicurezza ci sarà la copertura delle spese correnti e la Riserva; da una parte la Liquidità necessaria per il tenore di vita in corso d’anno, dall’altra una scorta di denaro con cui avere autonomia finanziaria in momenti critici e con cui affrontare imprevisti di entità gestibile.

Ricordiamoci che se mettiamo troppo poco in Riserva ci esponiamo a una non potenziale copertura dell’imprevisto monetario; di contro, se mettiamo troppo, disperdiamo risorse economiche utili alla realizzazione degli altri obiettivi di vita che abbiamo dipinto sulla nostra time line.

Appare chiaro che gli obiettivi di sicurezza presentino rischio minimo e orizzonte temporale breve; è per questo che la quantificazione ideale è funzionale, altrimenti non proteggiamo il denaro dalla perdita di potere di acquisto reale.

Per questo, nella categoria Sicurezza possiamo inserire la tutela del tenore di vita personale e della famiglia. Tutela collegata alle esigenze di Protezione, di Previdenza e al Passaggio generazionale.

Ma di questo parleremo nelle prossime puntate.

Maria Luisa Visione