Buone notizie per il mondo delle aziende e delle PMI toscane che guardano con interesse all’internazionalizzazione e vedono nella vendita all’estero una reale opportunità e una possibilità di crescita. I dati del nuovo anno sono infatti positivi, con cifre e recensioni che evidenziano l’aumento per l’export di diversi settori. Un contesto sicuramente interessante per la Toscana, terra di distretti industriali e artigianali importanti, e campionessa dell’export di lusso, con prodotti di qualità che hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel contesto commerciale globale.
EGO International opioni sul settore moda
Tra le opinioni degli esperti del settore, spiccano quelle espresse sulle recensioni del blog di EGO International, agenzia di consulenza per l’internazionalizzazione che segue con interesse le possibilità e i trend del commercio estero per le imprese italiane. Tra i distretti produttivi toscani più redditizi e competitivi, EGO International cita la moda, con la pelletteria e le calzature di Firenze, il tessile e l’abbigliamento: una competitività che ha trovato sbocchi importanti visti gli ultimi dati della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Secondo i numeri rilevati, nei primi nove mesi dello scorso anno il comparto moda della Toscana ha fatturato un totale di 10 miliardi. Cifre che posizionano la Regione sul Podio, superata solo dalla Lombardia, e prima del Veneto.
Il comparto agroalimentare
Quello della moda non è certamente l’unico settore in crescita. Sul suo blog ufficiale EGO International fa infatti l’esempio dell’agroalimentare, da sempre molto importante per l’economia regionale. I commenti e le recensioni positive dell’agenzia indicano in particolare l’olio, che ha in passato registrato buoni trend di crescita, e il florovivaismo di Pistoia. Discorso a parte va fatto per l’enologia, quasi un simbolo del patrimonio culturale e gastronomico toscano. I vini italiani sono infatti storicamente visti all’estero come prodotti di qualità, capaci oggi di competere con le più blasonate bottiglie francesi e con la concorrenza internazinoale. Il contributo della Toscana all’enologia nazionale è ampio: quest’anno il valore del vino a denominazione è di circa un miliardo di euro. I mercati di destinazione sono diversi: dalla Gran Bretagna, alla Russia, passando per Australia e Nuova Zelanda. Le opinioni di EGO International evidenziano anche l’importanza degli Stati Uniti, mercato dove il vino italiano ricopre un terzo delle importazioni. Positivi anche i trend delle vendite in Svizzera (dove la variazione annuale è stata del +3.8%), e in Francia (+6%).
La lezione per le piccole imprese
Un aspetto importante, in questo contesto, è dato dalla dimensione ridotta di molte delle imprese che affrontano con successo l’internazionalizzazinoe. Un fattore che mostra come la vendita all’estero possa rappresentare un’occasione di crescita anche per le migliori PMI. Si tratta di un auspicio condiviso anche da EGO International, che conferma come know how, preparazione e pianificazione possano portare anche aziende dalle dimensioni più piccole a guardare con fiducia verso i mercati oltre confine.