EGO International,l’internazionalizzazione delle PMI in Toscana

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La regione Toscana e i suoi imprenditori hanno raggiunto un traguardo importante dal punto di vista commerciale: per la prima volta il valore della merce venduta oltre confine ha superato gli 8 miliardi di euro. Il dato indica una crescita del 2.4% delle esportazioni rispetto allo scorso anno, un valore che sottolinea un trend molto positivo. Sono sempre di più, infatti, le piccole e medie imprese toscane che puntano all’internazionalizzazione e cercano nella vendita all’estero un’utile opportunità per crescere e aumentare il proprio fatturato. Un aspetto che viene messo in evidenza anche dalle recensioni degli esperti del settore e dai pareri di EGO International (www.egointernational.it), compagnia che offre servizi di consulenza aziendale per l’internazionalizzazione. La società di Rimini aveva infatti commentato come la Toscana fosse da tempo tra le regioni italiane più promettenti in termini di export. Un’opinione da non sottovalutare, e un vantaggio che oggi rappresenta un’occasione importante per le aziende più intraprendenti. 

Se un tempo i mercati globali erano territorio esclusivamente riservato alle grandi imprese che potevano permettersi di affrontare la concorrenza internazionale, grazie anche ad ampi reparti di localizzazione e marketing dedicati proprio a questo scopo, oggi la via della vendita all’estero è percorribile anche dalle più piccole PMI. EGO International consiglia infatti l’esportazione indiretta, più vantaggiosa per le piccole imprese e utile per sfruttare la maggiore competenza delle compagnie di outsourcing che aiutano l’imprenditore a gestire il processo di internazionalizzazione.

Ma quali sono gli ostacoli che le aziende toscane devono superare per affrontare con successo i mercati stranieri? Secondo l’opinione di EGOInternational le sfide sono diverse, e vanno dalla capacità di intercettare la domanda, con l’individuazione di buyer interessati, fino alla gestione delle procedure legali e burocratiche che regolano l’importazione, i contratti e le dogane esterne al contesto europeo. Per questo motivo stando ai pareri di EGOInternational la pianificazione dell’internazionalizzazione gioca un ruolo chiave. La vasta gamma di competenze richieste spesso spinge ad affidarsi a un TEM, un Temporary Export Manager che mette a disposizione la sua esperienza per guidare e supportare l’azienda per cui lavora, con consigli, commenti e recensioni utili per l’imprenditore.

Le sfide dell’internazionalizzazione sono certamente importanti, ma non scoraggiano gli imprenditori toscani interessati alle ricche possibilità che i mercati stranieri riservano. D’altronde i settori promettenti sono molti, e offrono prospettive di crescita proficue per aziende attive nei più diversi campi. Si va dai distretti tessili di Arezzo e Prato, fino al cartario e alla camperistica, passando poi per l’offerta farmaceutica. Da non sottovalutare anche le performance dei settori più tradizionali del territorio, come sottolineato dalle recensioni e dai commenti positivi di EGO International e dai pareri degli esperti che evidenziano gli ottimi risultati della pelletteria e dell’agroalimentare.

Il tessuto imprenditoriale toscano è fertile, e le opportunità oltre confine possono rappresentare un’occasione di crescita fruttuosa per le aziende del territorio. Una politica commerciale capace di valorizzare i punti di forza dell’offerta toscana avrebbe effetti positivi anche sull’occupazione e sulle casse pubbliche della regione. Quello dell’internazionalizzazione, dunque, è un trend interessante e dalle ottime prospettive per la nostra regione. Un’occasione da non sottovalutare sia per le imprese che per la società civile nel suo complesso.