Una manifestazione di interesse, recapitata al liquidatore Raffaele Susini, per il rilancio dell’Enoteca Italiana, fallita ufficialmente nel 2017 e attualmente in liquidazione. E’ quella firmata da Siena in Vetrina, Consorzio Agrario di Siena, Associazione industriali Toscana Sud, Cna Siena, Confartigianato Siena, pronti a rilevare il marchio e rilanciare l’attività dell’ente con più di ottanta anni di storia sulle spalle.
“L’Enoteca ha rappresentato – scrivono i firmatari della manifestazione – e rappresenta uno strumento centrale per lo sviluppo economico, soprattutto se pensato come contenitore di idee e progetti in grado di unire il mondo del vino con il cibo di qualità , l’artigianato, le produzioni e le eccellenze del territorio. Oltretutto i locali dell’ente sono inseriti in un contesto straordinario come la Fortezza Medicea, che è sicuramente un ulteriore valore aggiunto. Con questo spirito e con la volontà di portare un contributo di idee e concretezza, Siena in Vetrina, Consorzio Agrario, Confindustria Toscana Sud, Cna Siena e Confartigianato Siena hanno presentato una manifestazione d’interesse per l’acquisizione, gestione e sviluppo dell’azienda e del marchio Enoteca Italiana. Si tratta di un progetto aperto a tutte le aziende ed ai professionisti che vorranno portare il loro contributo”.
“E’ ancora – si legge – nella fase iniziale, ma con la direzione e gli obiettivi ben chiari. Prima cosa è necessario che Siena non perda un marchio ed un’istituzione prestigiosa, che era e dovrà tornare ad essere un punto di riferimento. Sarà importante creare le giuste integrazioni con il territorio, che è fatto di aziende, ma anche di arte e produzioni di livello assoluto in ogni settore. L’Enoteca Italiana in chiave moderna dovrà rappresentare la città di Siena e tutta la Provincia nel mondo, le sue tradizioni vitivinicole, ma anche enogastronomiche, culturali ed artistiche. Unire idee e progetti in un vero e proprio hub di sviluppo economico, consentirà di sviluppare e qualificare i flussi turistici, quindi rafforzare e far crescere i mercati di riferimento delle imprese del territorio”.