Un ruolo di primo piano nel salvataggio di Carige da parte di Mps viene giudicato “molto improbabile” vista la “delicata fase di turnaround in cui è impegnata” Siena mentre “il coinvolgimento a medio termine” di Bper “non può essere escluso”. E’ quanto scrivono gli analisti di Equita, esaminando le possibili opzioni per un’aggregazione con Carige, corsa dalla quale si è già tirata fuori Ubi Banca. Secondo Equita una fusione “non può prescindere” da una serie di condizioni: la conversione in capitale del bond subordinato del Fitd, il pagamento di “un prezzo simbolico” per Carige, la vendita da parte dei liguri di almeno 3 miliardi di Npl e la certezza di una rapida migrazione dei rischi di credito di Carige sui modelli interni di Bper. Acquisita a un prezzo simbolico e con sinergie da costo rilevanti il deal potrebbe essere accrescitivo per il Rote di Bpe al 2021 condizione necessaria, ma non ancora sufficiente, per creare valore visto che il giudizio dipenderebbe anche dalla variazione del profilo di rischio della combined entity In Borsa Bper indossa la maglia nera tra le banche e cede il 2,24%.