L’età media degli Italiani è in crescita e molti anziani conducono una vita sempre più attiva, che li porta quindi, in modo frequente, a richiedere dei finanziamenti.
In genere quest’ultimi sono dei prestiti concessi da istituti di credito verso coloro che percepiscono una pensione, che viene vista come una sicurezza per le società che erogano il finanziamento, essendo considerato a tutti gli effetti un reddito fisso.
Tutto ciò comporta il fatto che il richiedente non avrà quindi problemi a pagare le rate del contratto e, inoltre, richiedere questo tipo di finanziamento è una procedura abbastanza semplice ai giorni nostri.
Come ottenere un finanziamento e formula più utilizzata di prestito
Il pensionato nel momento di stipulazione del finanziamento con l’ente di credito dovrà portare un documento di identità in corso di validità, il codice fiscale, l’ultimo cedolino della pensione percepita e documentazione specifica e firmata richiesta dal finanziatore.
Una volta che la sua domanda verrà accettata, allora si potrà proseguire con la sottoscrizione del contratto e decidere importo e durata delle rate del finanziamento richiesto.
La forma di prestito più richiesta in genere è la cosi denominata cessione del quinto: una soluzione molto pratica che consiste in rate da rimborsare per un importo che non superi mai il quinto delle entrate mensili.
Prima l’età massima per tale finanziamento era 79 anni, ma attualmente si è largamente alzata. A questo proposito, per saperne di più sui prestiti pensionati inps fino a 90 anni è possibile visitare il portale cessionedelquintofacile.com, dove trovare approfondimenti dedicati per aiutare gli utenti a capire come funziona questa tipologia di finanziamento.
Diversi tipi di finanziamento per pensionati
Oltre alla sopra citata cessione del quinto, un’altra formula di prestiti per i pensionati è quella dei prestiti Inps, che son gestiti dal “Fondo credito Gestione Unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali”.
Questi finanziamenti possono essere erogati non solo dall’Inps, ma anche banche o enti finanziari che sono convenzionati con l’Inpdap, il quale dà diritto anche a finanziamento pluriennali.
Tale soluzione in genere viene scelta in vista di specifiche spese (come ad esempio un trasloco, incendi o altre calamità, spese mediche eccezionali e via discorrendo) e hanno durato da 1 fino a molti più anni.
Esistono due tipologie di questi finanziamenti ossia, ossia diretti o indiretti: si parla di prestito pluriennale diretto quando il rimborso avviene direttamente sulla pensione percepita dal richiedente, o altrimenti prestiti pluriennali indiretti se sono banche o altri enti a far da tramite.
Un particolare da tenere a mente è che in genere l’importo massimo che un pensionato può richiedere è entro i 50mila euro con una durata massima di 120 mesi e come linea generale l’età massima del soggetto richiedente deve rientrare nei 90 anni.
Alla luce di questo, in genere alla domanda di richiesta per vedere accettato un finanziamento si richiede anche di stipulate una polizza vita, che possa in caso di decesso del pensionato, ricoprire il rimborso totale del prestito erogato. Se invece non si vuole seguire questa opzione, è sempre valida la formula di indicare il nome di un garante che possa rimborsare l’importo accordato in caso di morte del richiedente.
Oltre a questi diversi tipi di prestiti, negli ultimi tempi si è visto aumentare anche le richieste di finanziamenti on line, che attirano molto i pensionati in quanto sono pratiche facili e celeri e soprattutto con tassi e formule altamente agevolate.
Prima di sottoscrivere qualsiasi tipo di contratto, è meglio sempre informarsi sulle varie tipologie e tassi di interesse, studiare le varie formule ed enti che lo erogano e scegliere in base alle proprie disponibilità e necessità.