La Fondazione Monte dei Paschi ha chiuso il bilancio 2014 con una perdita pari a 30 milioni di euro e una svalutazione a patrimonio del 2,5% di Banca Mps, pari a poco più di 110 milioni.
Ora la Fondazione dovrà decidere se partecipare e se per tutta la sua quota o solo in parte, al nuovo aumento di capitale da 3 miliardi di Banca Mps, che in caso di adesione per l’intero 2,5% comporterebbe un ulteriore esborso di 75 milioni.
Eventuali operazioni sulla sua quota in Mps dovranno essere preventivamente autorizzate dal Ministero del Tesoro, autorità di vigilanza sulle Fondazioni.
La Fondazione ha anche svalutato per quasi 34 milioni la sua partecipazione del 67% nella società di gestioni immobiliari Sansedoni, in attesa che si definisca il nuovo piano industriale della società , di cui è azionista al 21,8% lo stesso Mps e all’11,2% Unieco.
Nella nota che illustra l’andamento dello scorso anno, la Fondazione ricorda che la quota immobilizzata con il 2,5% posseduto di banca Mps, a fine 2014 pesa per il 13% delle attività totali e che dopo aver azzerato la sua esposizione verso le banche creditrici, ora l’ente ha oltre 400 milioni di liquidità .
Nell’attivo patrimoniale della Fondazione, la partecipazione strategica in banca Mps vale 85,9 milioni, pari a un prezzo per azione di circa 0,67 euro.