Incontro tra Coldiretti Siena e Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud: diversi i dubbi, si attendono risposte
Un primo contatto c’è stato: la Coldiretti di Siena ha incontrato il Consorzio di Bonifica, presenti anche il Presidente Coldiretti regionale, Tulio Marcelli e il Delegato confederale Alberto Bertinelli.
«Abbiamo voluto far presente al Presidente del Consorzio 6 Toscana Sud, Fabio Bellacchi, quelle che sono le difficoltà delle imprese agricole del territorio a sostenere questi nuovi costi della bonifica». Simone Solfanelli, direttore Coldiretti Siena, aveva voluto chiarire in modo tempestivo i dubbi in merito ai contributi che il Consorzio ha fatto recapitare a cittadini e imprese nei giorni scorsi, contributi che hanno già sollevato non poche polemiche da parte dei contribuenti. «Il Presidente Bellacchi – ha aggiunto Solfanelli – si è impegnato a parlare della questione con gli organi tecnici del Consorzio per poi convocare a breve una riunione nella quale ci darà risposte. Noi rimaniamo in attesa di capire cosa vorrà fare, sapendo che comunque la sicurezza idrogeologica del territorio è un bene primario a fronte del quale le imprese agricole sono pronte a sopportarne il costo purché equo e sostenibile».
E nei giorni scorsi anche il governatore della Toscana Enrico Rossi aveva effettuato sopralluoghi nel territorio senese, oltre al resto della regione, per verificare lo stato di salute e manutenzione dei corsi d’acqua.
Coldiretti, in attesa di risposte, mantiene la propria posizione chiedendo comunque una particolare attenzione nei confronti delle tante imprese agricole del territorio senese che non possono permettersi di pagare un’altra IMU.
«Quello che stupisce – conclude il direttore Coldiretti Siena – è che a fronte del clamore mediatico dell’ultimo mese che si è creato con prese di posizione di cittadini e aziende, non ci sia stata una risposta o comunque un’esternazione concreta da parte delle associazioni di rappresentanza e soprattutto delle istituzioni che non si siano fatte avanti a difesa dei cittadini, delle aziende, dei contribuenti tutti. Eppure in occasione dell’IMU erano tutti indignati e pronti a protestare, oggi il silenzio più assoluto. Per adesso Coldiretti sembra essere l’unica a essersi attivata, ma saremo felici se il fronte dei critici si allargasse».