Gruppo Mps -il Cda approva i risultati del terzo trimestre

Primi significativi effetti dell’avvio del Piano Industriale: aumento dei volumi di raccolta diretta (+2,2% t/t), flusso lordo di wealth management (+8,9% t/t), flusso nuovi clienti (+66% t/t)
Raddoppia la counterbalancing capacity e si riduce l’esposizione verso la BCE
Prosegue l’efficientamento gestionale, costi nel trimestre pari a € 822 milioni (-2,3% t/t)
Costo del credito a 119 pb, +3 pb sul precedente trimestre a conferma delle difficoltà congiunturali
Core Tier 1 stabile su giugno al 10,8%
Approvata la fusione di Banca Antonveneta e MPS Gestione Crediti Banca in Banca Monte dei Paschi

Patrimonio Clienti e Stato Patrimoniale nei nove mesi e nel terzo trimestre :

• Acquisiti nel trimestre circa 12.600 nuovi clienti, con un tasso di acquisition al 30/09/2012 pari a 4,1% (3,8% nei primi nove mesi del 2011). Il tasso di retention al 30/09/2012 è pari a 97% (96,9% al 30/09/2011).
• Raccolta Diretta a circa € 135 miliardi, in aumento di circa € 3 miliardi rispetto a giugno (+2,2%), grazie allo sviluppo dei rapporti con clientela commerciale.
• Risparmio Gestito, pari a circa € 45 miliardi, in crescita dell’1,1% sul 30/06/2012.
• Impieghi a circa € 145 miliardi, stabili sui livelli registrati a giugno (+0,6%).
• Crediti deteriorati netti pari a circa € 17 miliardi in aumento di € 1,4 miliardi rispetto al 30/06/2012, a causa soprattutto dell’incremento degli incagli (+ € 781 milioni). Il rallentamento del ciclo congiunturale si è riflesso nell’andamento delle sofferenze nette pari a circa € 7,4 miliardi in aumento del 5,2% rispetto al 30/06/2012. La copertura delle sofferenze al 55% sostanzialmente stabile sui livelli registrati al 30/06/2012.
• Portafoglio titoli e derivati del Gruppo pari a circa € 37 miliardi, in aumento di circa € 1 miliardo rispetto al 30/06/2012 per la ripresa di valore dei titoli valutati al fair value, in relazione alla riduzione dello spread Italia.
• In forte crescita la posizione di counterbalancing capacity a circa € 17 miliardi (€ 8,1 miliardi a giugno 2012) e riduzione nel trimestre dell’esposizione verso la BCE (- € 3 miliardi circa).
• Tier 1 ratio all’11,4% (11,1% a fine 2011), Total Capital ratio pari al 15,4% (15,7% a fine 2011), Core Tier 1 ratio al 10,8% (10,3% a fine 2011).

I principali risultati consolidati di Conto Economico nei nove mesi e nel terzo trimestre:

• Ricavi del Gruppo a circa € 4.182 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+30 milioni; +0,7% a/a), con un contributo del 3° trimestre di circa € 1.375 milioni (+3,1% t/t), grazie all’incremento degli altri ricavi della gestione.
• Margine di interesse a circa € 2.369 milioni (€ 2.512 milioni al 30/09/2011). In uno scenario caratterizzato da tassi di mercato in forte flessione, e in assenza di apporto incrementale da carry trade, il contributo del 3° trimestre è pari a circa € 716 milioni, in calo dell’8,2% rispetto al trimestre precedente.
• Commissioni nette a circa € 1.250 milioni, (€ 1.362 milioni al 30/09/2011) con un flusso del 3° trimestre di circa € 413 milioni, che si conferma sugli stessi livelli del trimestre precedente (+0,1%) grazie anche all’accelerazione commerciale impressa dall’avvio del Piano Industriale (pacchetto di iniziative denominate “Piano dei 100 giorni”).
• Attività di negoziazione positiva per circa € 155 milioni di cui circa € 32 milioni nel 3° trimestre (€ -15,3 milioni registrati nel 2° trimestre 2012), che ha beneficiato della distensione delle condizioni dei mercati finanziari che ha favorito in particolare l’attività di MPS Capital Services.
• Oneri Operativi a circa € 2.491 milioni sostanzialmente stabili sull’anno precedente (+0,5%), e in calo del 2,3% t/t.
• Cost-Income scende al 59,6%, rispetto al 63,8% di fine 2011.
• Costo del credito (annualizzato) a 119 pb, in crescita di 3 pb rispetto al dato rilevato a Giugno 2012.
Focus sulle principali azioni del piano dei 100 giorni:

• Conclusa la riduzione delle aree territoriali da 12 a 8.
• Nominato il nuovo responsabile del Private Banking e attivato il processo di rafforzamento della struttura.
• Avviata la chiusura di 100 filiali da completarsi entro il 2012 (25% del target 2015 del Piano Industriale).
• Già approvata la riduzione di circa 70 dirigenti entro fine 2012, circa il 70% del target 2015 del Piano Industriale.
• Disdetto il Contratto Integrativo Aziendale (CIA).
• Avviata la revisione tesa all’eliminazione di tutti i costi ritenuti non strettamente funzionali al business.
• Efficienza commerciale supportata dall’attivazione del nuovo front-end di filiale PASCHI FACE per oltre 13.600 risorse di rete (circa il 63% del totale front office).
• Avviato nuovo processo di revisione della spesa IT che prevede un recupero di efficienza di almeno il 30%.
• Ottimizzazione dell’utilizzo degli immobili della Direzione.
• Valorizzazione del patrimonio immobiliare: 210 immobili in corso di cessione, di cui 37 venduti nel 2012 per un valore complessivo di € 28 milioni.
• Cessione di Biverbanca (unica operazione significativa di M&A nel panorama bancario italiano del 2012), in attesa dell’autorizzazione Banca d’Italia all’acquirente.
• Approvata la fusione di Banca Antonveneta e MPS Gestione Crediti Banca in Banca Monte dei Paschi.
• Sottoscritto l’accordo di partnership industriale nel settore della monetica tra Banca MPS e CartaSi.
• Continua l’ottimizzazione degli attivi ponderati per il rischio (RWA), che ha raggiunto il 42,5% dell’attivo.
• Industrializzazione del processo di creazione di counterbalancing capacity, più che raddoppiata nel 3° trimestre.

Siena, 14 Novembre 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato ieri i risultati del terzo trimestre 2012.
Nel 3° trimestre 2012, in un quadro congiunturale di forte recessione, si è registrato un allentamento delle tensioni sui mercati finanziari e del debito sovrano. A seguito dell’annuncio del possibile piano di acquisti di bond governativi da parte della BCE, lo spread BTP-Bund è sceso sotto i 315 pb e, allo stesso tempo, i mercati azionari hanno segnato un’inversione di tendenza, con i Paesi europei “core” che hanno recuperato in misura decisa, mentre in Italia il FTSEMIB si è attestato ai livelli di inizio periodo. I tassi di interesse, dopo il taglio della BCE di 25 pb, hanno registrato un’ulteriore, brusca discesa (l’Euribor ad 1M ha raggiunto il minimo attorno agli 11 pb), ed è continuato il processo di progressivo appiattimento della curva per scadenze. Relativamente all’economia reale l’Italia si conferma in recessione e, secondo le previsioni di consenso, nella media di quest’anno il PIL dovrebbe diminuire di oltre due punti percentuali.
In tale contesto, ancora fragile ed incerto, il Gruppo ha operato al fine di espandere i volumi di raccolta con clientela commerciale, in particolare la componente diretta, che ha permesso di ridurre l’esposizione in BCE. Gli impieghi hanno registrato una dinamica sostanzialmente stazionaria, a riflesso di una ridotta domanda di credito, mentre sono aumentati i crediti deteriorati. Sul fronte degli attivi finanziari, il portafoglio titoli ha beneficiato della ripresa di valore delle posizioni valutate al fair value, grazie al calo dello spread Italia, e conseguentemente è migliorato il saldo delle riserve patrimoniali da valutazione.
Tali dinamiche operative e di contesto si sono riflesse sui risultati economici correnti del Gruppo che, nel 3° trimestre, ha realizzato una flessione dei ricavi primari soprattutto a causa della riduzione del margine di interesse, che ha scontato l’ulteriore calo dei tassi, mentre le commissioni nette si sono attestate sullo stesso livello del trimestre precedente, beneficiando dell’accelerazione dell’attività commerciale impressa dall’avvio del Piano Industriale. Allo stesso tempo, il Gruppo ha proseguito nel proprio obiettivo di miglioramento dell’efficienza operativa, accelerando il setup delle azioni previste nel Piano Industriale 2012-2015 al fine di rilanciare tempestivamente lo sviluppo del business.
I risultati di conto economico di Gruppo al 30 Settembre 2012
Nei primi nove mesi del 2012, il margine della gestione finanziaria e assicurativa del Gruppo si è attestato a circa € 4.182 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+€ 30 milioni; +0,7% a/a), con un contributo del 3° trimestre di circa € 1.375 milioni superiore al risultato conseguito nel 2° trimestre 2012 (+€ 41,5 milioni; +3,1% t/t) grazie all’incremento degli altri ricavi della gestione.
• Il progressivo da inizio anno del margine di intermediazione primario ha raggiunto circa € 3.619 milioni (circa € 3.874 milioni il risultato dei primi nove mesi del 2011) con un gettito del 3° trimestre 2012 di circa € 1.129 milioni, in calo del 5,3% sul trimestre precedente. In particolare:
– Il margine di interesse si è attestato a circa € 2.369 milioni (€ 2.512 milioni al 30/09/2011) con un contributo del 3° trimestre di circa 716 milioni, in flessione dell’8,2% rispetto al 2° trimestre 2012. In uno scenario caratterizzato da tassi di mercato in flessione (Euribor 1 mese medio del 3° trimestre 2012 attorno a 16 pb, in riduzione di circa 23 pb rispetto al valore medio registrato nel 2° trimestre 2012) e da spread creditizi ancora su livelli elevati (spread BTP-Bund superiore a 300 pb), la dinamica trimestrale dell’aggregato è stata penalizzata dalla sostanziale incomprimibilità del costo della raccolta commerciale e dalla riduzione del rendimento dell’attivo a seguito del repricing delle componenti indicizzate ai parametri di mercato.
Le commissioni nette sono risultate pari a circa € 1.250 milioni (€ 1.362 milioni al 30/09/2011), su cui incidono anche gli oneri connessi al costo delle garanzie Monti Bond per circa € 75 milioni. Il gettito del 3° trimestre 2012 è stato di circa € 413 milioni, confermandosi sui medesimi livelli del trimestre precedente (+0,1% t/t) grazie anche all’accelerazione commerciale impressa dall’avvio del Piano Industriale (pacchetto di iniziative denominate “Piano dei 100 giorni”), che ha consentito di recuperare il rallentamento dell’attività tipico dei mesi estivi. Analizzando in dettaglio l’aggregato si rileva, nel trimestre, una crescita delle commissioni da collocamento dei prodotti di gestione del risparmio e di quelle rivenienti dal servizio estero, compensato dal calo dei proventi rivenienti dal credito e dagli altri servizi.
• Il progressivo da inizio anno del risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie è stato pari a circa € 504 milioni (circa € 217 milioni il valore realizzato nei primi nove mesi del 2011) con un impatto positivo del 3° trimestre di circa € 233 milioni così composto:
– Un contributo dell’attività di negoziazione positivo per circa € 32 milioni (€ -15,3 milioni registrati nel 2°trimestre 2012), che ha beneficiato della distensione delle condizioni dei mercati finanziari che ha favorito in particolare l’attività di MPS Capital Services.
– Un risultato da cessione/riacquisto di crediti e passività/attività finanziarie disponibili per la vendita pari a circa € 194 milioni riconducibile prevalentemente alla plusvalenza realizzata a seguito dell’operazione di offerta pubblica di scambio effettuata nel mese di luglio parzialmente compensata da altri effetti non ricorrenti.
– Un risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value pari a € 6,3 milioni (€ 112,4 milioni il valore del 2°trimestre 2012) quale effetto della variazione di valore delle obbligazioni BMPS collocate presso istituzionali per la componente non completamente coperta dal rischio di credito.
Contribuiscono alla formazione del margine della gestione finanziaria e assicurativa le voci:
• Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni: saldo positivo per € 56,6 milioni (€ 61,5 milioni al 30/09/2011; € 17,5 milioni il contributo del 3° trimestre 2012), riconducibili essenzialmente agli utili delle partecipazioni consolidate al patrimonio netto, al cui interno il contributo del comparto assicurativo di AXA-MPS è di circa € 52 milioni.
• Risultato netto dell’attività di copertura: risulta positivo per € 1,5 milioni (contro € -1,3 milioni al 30/09/2011; € -3,6 milioni il valore registrato nel 3° trimestre 2012).
Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti si sono attestate a circa € 1.300 milioni (+56% su 30/09/2011), con un’incidenza del 3° trimestre 2012 pari a circa € 461 milioni, in crescita del 12,8% sul trimestre precedente. Tale valore è riconducibile ad un aumento dei crediti deteriorati (circa +€ 1,4 miliardi), in particolare incagli e sofferenze. Il rapporto tra le rettifiche di periodo annualizzate e gli impieghi verso clientela, nel quadro di una politica sempre rigorosa in termini di accantonamenti, esprime un tasso di provisioning di 119 pb, in crescita di 3 pb rispetto al dato rilevato a fine giugno 2012 (89 pb il tasso di provisioning dell’intero 2011).
La percentuale di copertura dei crediti deteriorati è scesa al 38,4%, (-80 pb rispetto al 30/06/2012) a causa della riduzione del coverage degli incagli (passato da 21,6% di giugno all’attuale 20,3%) in relazione ai flussi di ingresso maggiormente riferibili ad esposizioni assistite da garanzie reali nonché ad una più elevata incidenza della componente “incaglio oggettivo” che, stante il miglior “cure rate”, si caratterizza per una percentuale media di copertura più contenuta. Il coverage delle sofferenze è risultato pari al 55%, sostanzialmente sui livelli registrati al 30/06/2012 (-20 pb).
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie risultano negative per € 129,5 milioni (€ -96,3 milioni al 30/09/2011; € -13,8 milioni nel 3° trimestre 2012) per effetto prevalentemente di svalutazioni su strumenti finanziari convertibili, titoli di capitale quotati e OICR classificati AFS, soggetti ad impairment.
Conseguentemente, il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a circa € 2.752 milioni (circa € 3.222 milioni al 30/09/2011; -14,6% a/a), con un contributo del 3°trimestre 2012 di circa € 900 milioni (+10,5% sul trimestre precedente).
• Gli oneri operativi sono risultati pari a circa € 2.491 milioni, sostanzialmente stabili sull’anno precedente (+0,5% a/a) ma in calo trimestre su trimestre (-2,3%).
All’interno dell’aggregato:
– I costi del personale sono risultati pari a circa € 1.546 milioni (-0,3% a/a).
– Le altre spese amministrative, (al netto delle imposte di bollo e dei recuperi spese da clientela), sono risultate pari a circa € 805 milioni, (-0,3% a/a).
– Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali si sono attestate a circa € 140 milioni (€ 119,6 milioni al 30/09/2011, +16,7%).
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto si colloca a circa € 261 milioni (€ 743,6 milioni al 30/09/2011) con un’incidenza del 3° trimestre 2012 di € 78,5 milioni (rispetto a € -26,4 milioni del trimestre precedente).
L’indice di cost-income si attesta a 59,6%, sostanzialmente in linea con il dato registrato a fine giugno (+10 pb) ed inferiore rispetto a fine 2011 (quando era pari a 63,8%).
Alla formazione del risultato di periodo concorrono principalmente:
• Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ed altri oneri/proventi di gestione, che si attestano a circa € -175 milioni (erano circa € -173 milioni al 30/09/2011), con un’incidenza del 3° trimestre 2012 di circa € -47 milioni in calo rispetto al trimestre precedente. L’aggregato risulta composto da:
– Accantonamenti al fondo rischi e oneri pari a € -87,3 milioni, dei quali circa € -26 milioni riferiti al 3° trimestre 2012 e concentrati prevalentemente su appostazioni per cause legali.
– Altri oneri/proventi di gestione per € -87,8 milioni, con un’incidenza del 3° trimestre 2012 di circa € -21 milioni che si confronta con un 2° trimestre 2012 pari a € -57 milioni inclusivo di componenti one-off relative alla sistemazione contabile dei disallineamenti tra le risultanze gestionali e quelle amministrativo-contabili, con riguardo alla gestione amministrativa del personale.
• Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum, pari a circa € -32,7 milioni relativi alla manovra sui dirigenti inserita nel Piano Industriale e agli oneri di ristrutturazione accantonati a fronte della chiusura di circa 400 filiali anch’essa prevista dal Piano Industriale.
• Utili da cessione di investimenti, pari a € 7,2 milioni (€ 34,3 milioni al 30/09/2011) con un contributo del 3° trimestre di € 6,4 milioni riconducibili alla plusvalenza realizzata a seguito della cessione di un cespite immobiliare.
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a circa € 60,1 milioni (€ 574,1 milioni al 30/09/2011; € 27,6 milioni il contributo del 3° trimestre 2012).
Incidono sul risultato netto di periodo anche i seguenti aggregati:
• Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente, per circa € -120 milioni (circa € -222 milioni al 30/09/2011). L’aggregato ha risentito dell’effetto positivo derivante dalla rilevazione di crediti d’imposta per circa € 114 milioni (contabilizzate al 30/06/2012) derivante dalla deducibilità ai fini IRES, dell’IRAP relativa alla quota imponibile delle spese di personale per gli esercizi d’imposta precedenti il 2012.
• L’utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte, pari a € 13,8 milioni, comprende essenzialmente i valori rivenienti da Biverbanca.
• L’utile di periodo di pertinenza di terzi, pari a € 5,4 milioni (€ 1,1 milioni nel 3° trimestre 2012).
Il risultato di periodo consolidato ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) e degli impairment relativi ad avviamenti, intangibili e AM Holding registra una perdita pari a € 51,7 milioni (€ 372 milioni l’utile al 30/09/2011).
In sede di redazione della semestrale 2012 in considerazione del peggioramento dello scenario macroeconomico deterioratosi significativamente nel corso degli ultimi mesi, nonché del peggioramento delle previsioni del settore bancario nel periodo 2012 – 2015 e del Piano Industriale del Gruppo 2012 – 2015 approvato in data 26 giugno 2012, si è provveduto ad eseguire l’Impairment Test degli avviamenti iscritti in Bilancio. Tale verifica ha evidenziato la necessità di procedere ad una svalutazione dell’avviamento consolidato per 1.528 milioni, allocata per circa 1.436 milioni sulla CGU Privati BMPS e per circa 92 milioni sulla CGU Privati BAV.
Inoltre, in considerazione dei progetti di Piano Industriale si è provveduto alla svalutazione integrale del valore del marchio Banca Antonveneta per 15,2 milioni netti. Alle rettifiche di valore anzidette si devono poi aggiungere: la svalutazione della partecipazione detenuta in AM Holding (14,3 milioni) e quella delle attività immateriali per sopravvenuta obsolescenza di alcuni applicativi software (17 milioni netti).
Considerando gli effetti netti della PPA (circa 39 milioni) e le svalutazioni sopracitate (complessivamente pari a 1.574 milioni), la perdita dei primi nove mesi del 2012 ammonta a circa 1.665 milioni (303,5 milioni l’utile registrato nello stesso periodo del 2011).
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 30 Settembre 2012
Al 30/09/2012 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo si sono attestati a circa € 258 miliardi, in calo dell’1,3% rispetto ai livelli di giugno. Più in dettaglio:
A fine settembre, la raccolta diretta del Gruppo è risultata pari a circa € 135 miliardi, con un incremento di circa € 3 miliardi rispetto al 30/06/2012 (+2,2%) realizzato prevalentemente grazie allo sviluppo dei rapporti con clientela commerciale (soprattutto Aziende e Privati) ed in misura minore al funding con controparti istituzionali (con riduzione delle obbligazioni e crescita delle operazioni in pronti contro termine).
I volumi di raccolta indiretta del Gruppo si sono attestati a circa € 122 miliardi, in riduzione del 4,9% sul 30/06/2012 e del 6,7% rispetto al 30/09/2011, soprattutto a causa del calo del risparmio amministrato. Il risparmio gestito, pari a circa € 45 miliardi, ha registrato nel trimestre una crescita di circa € 500 milioni (+1,1%; -3,8% sul 30/09/2011), beneficiando della ripresa di valore delle attività finanziarie. All’interno dell’aggregato, la componente assicurativa, pari a circa € 22,4 miliardi si è mantenuta sostanzialmente sui livelli di fine giugno 2012 (-9,4% sul 30/09/2011) con una raccolta premi trimestrale di circa € 900 milioni sostenuta dai prodotti Unit Linked. I Fondi comuni di investimento/Sicav, che incidono per circa € 15,9 miliardi, sono aumentati del 3,2% rispetto al 30/06/2012 (-4,8% sul 30/09/2011) grazie ad un effetto mercato positivo che ha più che compensato i flussi netti negativi trimestrali (€ -93 milioni; € -272 milioni i deflussi del 2°trimestre 2012). Le gestioni patrimoniali, pari a € 6,4 miliardi, si pongono in crescita sia trimestre su trimestre (+3,3%) che anno su anno (+3,5%) con deflussi pari a circa € 51 milioni in calo rispetto al 2°trimestre 2012.
Le consistenze del risparmio amministrato, pari a € 77,6 miliardi, presentano un calo dell’8,1% sul 30/06/2012 (-8,3% sul 30/09/2011) da ricondurre, prevalentemente, all’operazione di annullamento di azioni proprie di clienti large corporate del Gruppo effettuata a luglio 2012.
A fine settembre 2012 i crediti verso la clientela del Gruppo si sono attestati a circa € 145 miliardi, mantenendosi sostanzialmente stabili sui livelli registrati al 30/06/2012 (+0,6% t/t). All’interno dell’aggregato i mutui, che incidono per € 74,6 miliardi, rappresentano la forma tecnica prevalente con nuove stipule nel 3°trimestre 2012 per circa € 651 milioni, in riduzione (- € 159 milioni) rispetto al trimestre precedente a conferma di una ridotta domanda di credito connessa al rallentamento del ciclo congiunturale e della selettività usata dal Gruppo nell’erogazione dei finanziamenti.
Relativamente al credito specializzato, nei primi nove mesi del 2012 MPS Capital Services ha erogato nuovi finanziamenti per circa € 980 milioni, in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-38,3% a/a), con un contributo del 3°trimestre 2012 di circa € 313 milioni poco sopra i livelli registrati nel trimestre precedente (+0,5% t/t). Il flusso progressivo da inizio anno dello stipulato Leasing è risultato pari a circa € 681 milioni (-32,4% a/a) con un gettito del 3° trimestre di circa € 193 milioni in calo del 6,1% rispetto al 2°trimestre 2012. Il Turnover Factoring, superiore a € 5,8 miliardi, è risultato in flessione del 15,7% rispetto all’anno precedente (€ 1,7 miliardi il contributo del 3°trimestre 2012; -12,6% t/t). Sul fronte del credito al consumo, nei primi nove mesi dell’anno sono stati erogati finanziamenti per complessivi circa € 1,8 miliardi (-10% a/a) con un’incidenza del 3° trimestre di circa € 569 milioni (-5,8% t/t). All’interno dell’aggregato i Prestiti Personali si confermano il prodotto preponderante, seguito dalle money card e dal credito finalizzato.
A fine settembre 2012 il Gruppo ha registrato un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati pari a circa € 17 miliardi, corrispondente all’11,99% degli impieghi complessivi verso clientela. Nel corso del trimestre i volumi dell’aggregato sono aumentati di € 1,4 miliardi a causa soprattutto dell’incremento degli incagli (+€ 781 milioni). In crescita anche i crediti a sofferenza (+€ 367 milioni) e le esposizioni scadute (+€ 254 milioni), quest’ultime tuttavia risultano in rallentamento rispetto al trimestre precedente (caratterizzato da una crescita di + € 307 milioni).
Il portafoglio titoli e derivati del Gruppo, riclassificato, è risultato pari a € 37,3 miliardi, in aumento di circa € 1 miliardo rispetto al 30/06/2012. Nel 3° trimestre l’aggregato ha beneficiato della ripresa di valore dei titoli valutati al fair value, in relazione alla riduzione dello spread Italia (che ha impattato prevalentemente sul portafoglio Titoli di Stato, classificati AFS). La componente HFT si è ridotta nel trimestre di circa € 180 milioni per disinvestimenti operati da MPS Capital Services, mentre sul comparto L&R il calo è riconducibile oltre alle vendite di alcune posizioni, anche a titoli giunti a scadenza naturale.
Al 30/09/2012 il Patrimonio di Vigilanza del Gruppo si è attestato a € 14.671 milioni, con un Tier 1 all’11,4% (11,1% al 31 dicembre 2011) ed un Total Capital Ratio al 15,4% (15,7% al 31 dicembre 2011).

Con riferimento ai segmenti operativi di natura commerciale del Gruppo Montepaschi, individuati sulla base del principio contabile IFRS 8, riportiamo i risultati della Direzione Commerciale, che al suo interno è articolata nei comparti Retail Banking e Corporate Banking:
Totale Direzione Commerciale
• Ricavi: 4.188 milioni di euro (+13% a/a), con un contributo del 3° trimestre di circa 1.380 milioni di euro (+2,4% t/t).
• Raccolta Diretta : 98.535 milioni di euro in flessione sull’anno precedente (-4,4% a/a), ma in crescita rispetto al trimestre precedente (+2,8% t/t).
• Crediti “vivi” verso clientela: 126.568 milioni di euro in calo sull’anno precedente (-6,3% a/a), ma si sono mantenuti sostanzialmente stabili su Giugno 2012 (-0,7%).
Al suo interno:
Direzione commerciale/Retail Banking
• Ricavi: 2.533 milioni di euro (+8,9% a/a).
• Raccolta Diretta : 75.481 milioni di euro (-1,9% a/a; +0,7% t/t).
• Crediti “vivi” vs clientela: 60.731 milioni di euro (-5,2% a/a; -0,6% t/t).
Direzione commerciale/Corporate Banking
• Ricavi: 1.655 milioni di euro (+19,8% a/a).
• Raccolta Diretta3: 23.054 milioni di euro (-11,6% a/a; +10,2% t/t).
• Crediti “vivi” verso clientela: 65.837 milioni di euro (-7,3% a/a; -0,8% t/t).
Si segnalano inoltre i risultati delle principali società, già compresi nella totalità dei settori di attività (Direzione commerciale Retail & Corporate banking e Corporate Center), in conformità a quanto richiesto dal principio contabile IFRS 8.
Banca Antonveneta
• Risultato operativo netto: pari a circa 107,8 milioni di euro.
• Utile Netto di periodo ante PPA e impairment su avviamenti e ammortamento intangible: 62,9 milioni di euro. Considerando gli effetti netti della PPA e gli impairment, la perdita al 30/09/2012 ammonta a € -58,6 milioni di euro.
• Raccolta Diretta Commerciale: -5,5% a/a, Crediti vs clientela: -0,2% a/a.
Consum.it:
• Risultato Operativo Netto: 28,5 milioni di euro.
• Utile (Perdita) Netto di periodo: 15,8 milioni di euro.
MPS Capital Services Banca per le Imprese:
• Risultato Operativo Netto: 259,7 milioni di euro.
• Utile Netto di periodo: 147,5 milioni di euro.
MPS Leasing & Factoring:
• Risultato Operativo Netto: -1,5 milioni di euro.
• Utile (Perdita) Netto di periodo: -7,7 milioni di euro.

Fatti di rilievo del terzo trimestre 2012
Eventi societari:
• Disdetto l’accordo parasociale tra BMPS e l’azionista Spoleto-Credito e Servizi Società Cooperativa avente ad oggetto il 77,22% del capitale sociale di Banca Popolare di Spoleto;
• A seguito della disdetta dal patto parasociale, BMPS ha trasmesso a Spoleto-Credito e Servizi Società Cooperativa la proposta definitiva di cessione della partecipazione detenuta in Banca Popolare di Spoleto e la proposta definitiva di cessione della partecipazione detenuta in Spoleto-Credito e Servizi, alle condizioni e nei termini previsti dal patto parasociale, e subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie, ove applicabili.

Requisiti patrimoniali:
• BMPS ha promosso nei confronti dei portatori di una selezionata lista di titoli Tier 1, Upper Tier 2 e Lower Tier 2 un’offerta di scambio con titoli senior di nuova emissione, da emettersi nell’ambito del proprio programma di emissione di titoli di debito. Il periodo dell’offerta è scaduto il 5 luglio 2012. A tale data sono stati portati in offerta titoli per complessivi 1.007.495.510, corrispondenti a una percentuale di adesione del 30,74%. In cambio sono stati offerti titoli senior di nuova emissione per complessivi 790.497.000, con tasso fisso del 7,25% e scadenza 10 luglio 2015.

Rating BMPS:
• Standard & Poor’s ha rivisto al ribasso i rating di BMPS. In particolare ha ridotto lo Stand Alone Credit Profile (SACP) a ‘bb+’ da ‘bbb’e i rating a lungo e breve termine a‘BBB-’/‘A-3’ da ‘BBB’/‘A-2’, con outlook negativo.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del trimestre
Di seguito si evidenziano i fatti più rilevanti intervenuti dopo la chiusura del trimestre.
Delega al CdA ad aumentare il capitale sociale e Modifiche allo statuto:
L’Assemblea straordinaria degli azionisti di Banca MPS, riunitasi in data 9 ottobre 2012, ha deliberato di attribuire la delega al CdA ad aumentare il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, ai sensi degli articoli 2443 e 2441, comma 5, del Codice Civile, anche attraverso l’emissione di obbligazioni convertibili ai sensi dell’articolo 2420-ter del Codice Civile, per l’importo massimo complessivo di 1 miliardo di euro, il tutto in esclusione del diritto di opzione.
L’assemblea ha inoltre deliberato di modificare gli artt. 12, 13, 14, 16, 17 e 27 dello Statuto sociale. Le modifiche hanno riguardato le disposizioni relative alle autorizzazioni assembleari di atti gestori, la definizione delle materie rimesse alla competenza del CdA e l’individuazione, tra queste, di quelle che possono essere oggetto di delega ad altri organi sociali. Le soluzioni adottate si presentano coerenti rispetto ad un sistema di governo societario che, in linea con le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza e secondo le migliori prassi diffuse nel mercato, assegna al CdA prevalenti funzioni di indirizzo e supervisione strategica, attribuendo in via ordinaria le funzioni di gestione corrente agli altri organi esecutivi.
Cessione di Biverbanca:
Il CdA di C.R.Asti ha deliberato di accettare la proposta di modifica e integrazioni al contratto di compravendita stipulato tra Banca C.R.Asti e Banca MPS in data 26/6/2012, avente ad oggetto il trasferimento a Banca C.R.Asti del 60,42% del capitale sociale di Biverbanca.
EBA:
L’Autorità Bancaria Europea (EBA) e la Banca d’Italia hanno annunciato il risultato finale dell’esercizio sul capitale e l’adempimento della Raccomandazione emanata dall’EBA nel Dicembre 2011. Per Banca MPS, esso ha evidenziato il seguente risultato:
“Banca MPS registra al 30 giugno 2012 uno shortfall di capitale di 1.728 milioni di euro; gli interventi necessari ad assicurarne la copertura sono stati avviati con l’esplicito supporto dello Stato italiano. Nel calcolo dell’ammontare finale degli aiuti di Stato che verranno erogati, si debbono considerare la cessione di BiverBanca e la plusvalenza derivante dall’operazione di riacquisto di titoli subordinati, che essendo state avviate prima del 30 giugno 2012, ridurrebbero lo shortfall a circa 1.441 milioni di euro”.
Partnership CartaSi:
Banca MPS e CartaSi hanno sottoscritto un accordo di partnership industriale nel settore della monetica. L’accordo, il primo in Italia di questo genere, permette a Banca Mps di raggiungere uno degli obiettivi previsti dal piano industriale, in un’ottica di rafforzamento dei ricavi attraverso più servizi e maggiore efficienza operativa. L’accordo siglato consente a Banca MPS di potenziare ulteriormente la gamma di offerta di prodotti, in termini di innovazione e sicurezza e di migliorare, nel tempo, la qualità dei servizi alla propria clientela. Questo, sfruttando, inoltre, una piattaforma di emissione e accettazione tra le più evolute sul mercato. Banca MPS, a seguito dell’intesa, risulterà quindi il quarto operatore (con circa 3,3 milioni di plastiche) per numero di carte emesse sul mercato italiano. Il lancio della nuova offerta di carte di credito e dei nuovi servizi di accettazione di pagamento targati Banca Monte dei Paschi di Siena sarà realizzata entro il primo trimestre 2013.
In virtù dell’accordo stipulato, Banca MPS diventerà emittente diretto delle carte di pagamento distribuite e definirà le strategie di prodotto, marketing e distribuzione, avvalendosi delle attività operative in white label servicing affidate a CartaSi sia per l’issuing delle carte di credito che per l’acquiring delle carte di credito e debito internazionale.
Rating:
In data 18/10/2012 Moody’s ha abbassato i rating di Banca MPS e dei relativi strumenti subordinati e ibridi. In particolare ha ridotto il rating stand alone Bank Financial Strength Rating a ‘E’ da ‘D’, il rating a lungo termine a ‘Ba2’ da ‘Baa3’, il rating a breve termine a ‘NP’ da ‘P-3’. L’Outlook è confermato negativo. L’azione di downgrade ha interessato anche MPS Capital Services, i cui rating sono stati portati allo stesso livello di Banca MPS.


Prospetti gestionali riclassificati
I CRITERI GESTIONALI DI RICLASSIFICAZIONE DEI DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DEL GRUPPO MONTEPASCHI
Nei prospetti che seguono, vengono riportati gli schemi di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati secondo criteri gestionali. Per lo schema di conto economico riclassificato, i dati di raffronto sono stati ricostruiti per tener conto dell’allocazione del contributo di Biverbanca da giugno 2012, nell’Utile/Perdite dei gruppi di attività in via di dismissione. Per quanto riguarda invece lo Stato Patrimoniale riclassificato, esposto nella relazione, si segnala che, in analogia a quanto effettuato nella Relazione Finanziaria Semestrale al 30/06/2012, le attività e le passività relative a Biverbanca, società posta in via di dismissione, sono iscritte nelle voci “Altre attività/passività”. I valori patrimoniali dei periodi precedenti al 30/06/2012 sono quelli storici pubblicati nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31/03/2012. Nel capitolo “Risultati economico-patrimoniali del Gruppo” i dettagli delle principali grandezze patrimoniali relative ai periodi precedenti al 30/06/2012, riportati a supporto dei commenti, sono stati ricostruiti escludendo il contributo di Biverbanca al fine di rendere omogenei i raffronti. I dettagli dei contributi di Biverbanca utilizzati per operare la suddetta ricostruzione, sono esposti nel capitolo “Allegati” della Relazione Finanziaria Semestrale al 30/06/2012.
Si evidenziano di seguito gli interventi di riclassificazione che hanno interessato il conto economico consolidato al 30 settembre 2012:
a) La voce del conto economico riclassificato “Risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie” ricomprende i valori delle voci di bilancio 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, 100 “Utile/perdita da cessione o riacquisto di crediti, attività finanziarie disponibili per la vendita e detenute sino alla scadenza e passività finanziarie” e 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. Tale voce incorpora i valori afferenti i dividendi percepiti su titoli azionari relativi al portafoglio Titoli di proprietà (€ 57,9 milioni).
b) La voce del conto economico riclassificato “Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni” comprende la voce di bilancio 70 “Dividendi e proventi simili” e la quota parte della voce di bilancio 240 “Utili (Perdite) delle partecipazioni” (valore di circa € 53 milioni per il contributo al conto economico di periodo garantito dalla quota di pertinenza dell’utile di alcune partecipazioni collegate – in AXA e Intermonte Sim – valutate con il metodo del patrimonio netto). L’aggregato è stato inoltre depurato dei dividendi percepiti su titoli azionari relativi al portafoglio titoli di proprietà, come descritto al punto precedente.
c) La voce del conto economico riclassificato “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti” è stata determinata escludendo le rettifiche di valore operate su Titoli classificati nel portafoglio crediti (€ 9,3 milioni), che sono state allocate tra le “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie”. Dall’aggregato sono stati anche scorporati gli oneri relativi a piani finanziari (€ 2,7 milioni), che trovano gestionalmente allocazione tra gli “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ed Altri proventi/oneri di gestione”.
d) La voce “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie” comprende le voci di bilancio 130b “attività finanziarie disponibili per la vendita”, 130c “attività finanziarie detenute sino alla scadenza” e 130d ”altre operazioni finanziarie” ed include la componente relativa alle rettifiche di valore operate su Titoli classificati nel portafoglio crediti di cui al precedente punto.
e) La voce del conto economico “Spese per il Personale” è stata ridotta degli oneri di ristrutturazione, per circa € 22 milioni, relativi alla manovra sui dirigenti inserita nel Piano Industriale. L’importo è stato riclassificato nella voce “Oneri di ristrutturazione / Oneri una tantum”.
f) La voce del conto economico riclassificato “Altre Spese Amministrative” è stata decurtata della quota relativa al recupero delle imposte di bollo e dei recuperi di spesa su clientela (circa € 212 milioni) contabilizzata in bilancio nella voce 220 “Altri oneri/proventi di gestione”.
g) La voce del conto economico riclassificato “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e Altri proventi/oneri di gestione”, che accoglie le voci di bilancio 190 “Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri” e 220 “Altri oneri/proventi di gestione”, include la rettifica di valore su piani finanziari di cui al punto c), i recuperi delle imposte di bollo e di spesa su clientela evidenziate al punto f). La voce riclassificata è stata depurata dell’importo relativo agli oneri di ristrutturazione, accantonato a fronte della chiusura di circa 400 filiali prevista dal Piano Industriale (pari a € 10,7 milioni), e ricondotto nella voce “Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum”.
h) La voce del conto economico “Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum” accoglie gli oneri una tantum, pari a circa € 22 milioni, relativi alla manovra sui dirigenti inserita nel Piano Industriale e scorporati dalle Spese per il Personale (vedi punto e), nonché gli oneri di ristrutturazione accantonati a fronte della chiusura di circa 400 filiali prevista dal Piano Industriale, di cui al punto g).
i) La voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni” è stata depurata delle componenti riclassificate nella voce “Dividendi e proventi simili” (vedi punto b).
j) Gli effetti del Purchase Price Allocation (PPA) sono stati ricondotti alla specifica voce scorporandoli dalle voci economiche interessate (in particolare “Margine di interesse” per € 34,4 milioni e Ammortamenti per € 22,6 milioni, al netto della componente fiscale teorica per € -18,6 milioni che integra la relativa voce).
k) La voce del conto economico riclassificato “Impairment Avviamenti, Intangibili e svalutazione partecipazione AM Holding” ricomprende la svalutazione degli avviamenti a livello di Gruppo (voce di bilancio 260 “Rettifiche di Valore dell’Avviamento” per circa € 1.528 milioni), la svalutazione intangibili legati al marchio Banca Antonveneta (circa € 22,5 milioni lordi ricompresi nella voce di bilancio 210 “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”; valore netto € 15,2 milioni), la svalutazione intangibili legata al software (circa € 25,1 milioni lordi ricompresi nella voce di bilancio “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”; valore netto circa € 17 milioni) e la svalutazione eseguita sulla partecipazione detenuta in AM Holding (circa € 14 milioni inseriti nella voce di bilancio 240 “Utile/Perdite da Partecipazioni”). L’effetto fiscale della svalutazione intangibili legati al marchio Banca Antonveneta (€ 7,3 milioni) e della svalutazione intangibili legata al software (€ 8,2 milioni), complessivamente pari a circa € 15,5 milioni, è stato ricondotto nell’aggregato “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”.
Elenchiamo di seguito i principali interventi di riclassificazione apportati allo Stato Patrimoniale consolidato:
l) la voce dell’attivo dello stato patrimoniale riclassificato “Attività finanziarie negoziabili” ricomprende le voci di bilancio 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
m) la voce dell’attivo dello stato patrimoniale riclassificato “Altre attività” ricomprende le voci di bilancio 80 “Derivati di copertura”, 90 “Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”, 140 “Attività fiscali”, 150 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 160 “Altre attività”.
n) la voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato “Debiti verso clientela e titoli” ricomprende le voci di bilancio 20 “Debiti verso clientela”, 30 “Titoli in circolazione” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”.
o) la voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato “Altre voci del passivo” ricomprende le voci di bilancio 60 “Derivati di copertura”, 70 “Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”, 80 “Passività fiscali”, 90 “Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione” e 100 “Altre passività”.