Nel secondo trimestre 2020 il mercato del lavoro della nostra provincia ha risentito, ancor più che nel trimestre precedente, dello stop delle attività prodotto dall’emergenza sanitaria. In tutto il Paese si è registrata una forte diminuzione delle ore lavorate quale diretta conseguenza di una eccezionale caduta dell’attività economica che si è tradotta in una flessione del PIL nel secondo trimestre pari al 12,8% in termini congiunturali e al 17,7% in termini tendenziali.
“Le ricadute negative registrate a livello nazionale – evidenzia il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi – sono state rilevanti anche per la provincia di Siena e i dati del Sistema Informativo del Lavoro della Regione Toscana ci permettono di quantificarne le conseguenze. Partendo dal lato della domanda, nel secondo trimestre gli avviamenti al lavoro si sono più che dimezzati rispetto allo scorso anno (-53,7%). Già nel primo trimestre, però, si erano palesate le prime difficoltà che avevano portato ad una diminuzione delle assunzioni del 14,2%. Il dato complessivo dei primi sei mesi dell’anno mostra quindi una flessione del 33,1%. La sospensione di buona parte delle attività ha frenato le assunzioni sia per quanto riguarda le posizioni lavorative “stabili” che per quelle flessibili o stagionali. Non tutti i settori sono stati colpiti in egual misura: le diminuzioni più rilevanti si sono verificate negli alberghi-ristoranti (-73,6%), nei servizi alle imprese (-64,8%), nei trasporti (-60,8%) e nel manifatturiero (-68,8%). Minori le ricadute per agricoltura (-33,9%), istruzione-sanità (-28,1%) e costruzioni (-14,2%).
“Per quanto riguarda le tipologie di contratti utilizzati nelle assunzioni – prosegue Massimo Guasconi – i più gettonati restano quelli a tempo determinato che, però, diminuiscono del 55% rispetto al secondo trimestre del 2019. Particolarmente penalizzati il tirocinio (-80,7%) e l’apprendistato (-71,8%), mentre sono state piuttosto limitate le conseguenze per il lavoro domestico (-17,3%). Per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, infine, ne sono stati sottoscritti il 36,7% in meno rispetto ad un anno fa. A livello territoriale, tutte le aree presentano pesanti flessioni per le assunzioni registrate presso i Centri Provinciali per l’Impiego: l’area più colpita è comunque la Valdelsa che nel secondo trimestre presenta una contrazione del 55,3% rispetto al 2019. Quella più contenuta, ma sempre elevata, è la flessione registrata nella zona Amiata (-50,9%). Per capire meglio l’evoluzione della dinamica occupazionale dovremo necessariamente attendere i dati definitivi dei prossimi due trimestri: sarà infatti l’autunno il vero banco di prova per le prospettive di recupero e di ripresa del sistema economico e soprattutto del mercato del lavoro. Ma già alcune anticipazioni possono essere colte nelle analisi previsionali contenute nel nostro rapporto Excelsior”.