Economia

Il consiglio comunale conferma le aliquote Imu sui valori dello scorso anno

Come spiegato dall’assessore al bilancio Luciano Fazzi “con l’attuale situazione economica della città, dovuta al perdurare dell’emergenza da Covid-19, abbiamo ritenuto opportuno, nel rispetto della disciplina legislativa, procedere con l’approvazione delle aliquote Imu per il corrente anno, confermando i valori del 2020, così da non gravare sui cittadini già estremamente provati da oltre un anno di pandemia”.

L’aliquota base Imu per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze, è pari allo 0,6 per cento; per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per quelli costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, l’aliquota è pari allo 0,1 per centro.

Per gli immobili ad uso produttivo classificati D e le abitazioni locate con contratto di tipo concordato l’aliquota è 1,06 per cento. In quest’ultimo caso, i soggetti interessati dovranno presentare entro il prossimo 31 dicembre apposita comunicazione, in base alle indicazioni fornite dall’amministrazione, sia per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2021, sia per quelli oggetto di proroga nel corso dell’anno corrente o comunque interessati anche dalla presente annualità. Nei casi di omessa o tardiva presentazione verrà applicata una sanzione amministrativa di 51 euro.

Gli immobili, invece, che non rientrano nelle suddette categorie, incluse le aree fabbricabili, hanno l’aliquota pari al 1,12 per cento.

Confermata, inoltre, la detrazione di 200 euro da applicare, fino a concorrenza del suo ammontare, per l’abitazione principale (A/1, A/8 e A/9) e relative pertinenze, che interessa anche agli alloggi assegnati da istituti autonomi per le case popolari (Iacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica .

L’assemblea consiliare ha inoltre confermato per il 2021 le aliquote dell’addizionale comunale Irpef dell’anno precedente.

“In considerazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – ha illustrato l’assessore al bilancio Luciano Fazzi – e a una conseguente riduzione delle entrate di parte corrente, si ritiene opportuno confermare le aliquote nella stessa misura degli anni precedenti, ai fine di garantire la permanenza degli equilibri di bilancio”.

Prevista, quindi, l’esenzione per redditi imponibili fino a 11.999,99 euro; 0,735 l’aliquota per i redditi fino a 15mila; 0,78 per redditi da 15.000,01 a 28mila; 0,79 da 28.000,01 a 55mila; 0,795 da 55.000,01 a 75mila, e 0,8 per quelli oltre 75mila.

Gennaro Groppa

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