Il consiglio comunale di Siena ha approvato questa mattina, durante la seduta “monografica” dedicata solo ai conti di Palazzo Pubblico, ha approvato il rendiconto della gestione 2018. L’atto rappresenta il principale documento contabile che illustra i risultati della gestione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente, nel quale la giunta certifica le spese e le entrate effettivamente sostenute nell’anno 2018.
Nella relazione sulla gestione si leggono i fatti rilevanti verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio e ogni eventuale informazione utile a una migliore comprensione dei dati contabili. “Va premesso – ha illustrato l’assessore al Bilancio del Comune di Siena Luciano Fazzi -, che i risultati 2018 sono condizionati dalla pronuncia della Corte dei Conti della Toscana, dello scorso 6 marzo, che ha evidenziato un disavanzo ordinario di circa 13 milioni. Il risultato di amministrazione registra un notevole miglioramento rispetto all’esercizio precedente, nonostante recepisca le rettifiche richiesta dalla Sezione. La gestione finanziaria del 2018 presenta un andamento positivo e la prosecuzione delle azioni finalizzate a migliorare la riscossione di alcune poste critiche, in entrata, ha consentito di ridurre l’incremento del Fcde (Fondo crediti di dubbia esigibilità), a eccezione delle sanzioni al Codice della Strada, che hanno confermato la crescita già dal 2017”.
“Le positive tendenze – ha sottolineato Fazzi – della gestione 2018 trovano corrispondenza in altri importanti indicatori, come l’ulteriore diminuzione ai minimi storici del debito finanziario del Comune (sceso sotto i 58 milioni), la crescita della liquidità (che ha superato i 18 milioni), la riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori, il miglioramento del risultato del conto economico (con un utile netto di oltre 12 milioni), il rispetto di tutti i nuovi parametri di deficitarietà strutturale, tranne uno, a decorrere dal 2019. Queste dinamiche rendono possibile un significativo recupero del disavanzo di amministrazione dell’Ente, che al 31.12.2018 risulta di € 12.821.692,21 diviso in due componenti: il disavanzo straordinario da riaccertamento (extradeficit), derivato esclusivamente dall’applicazione dei nuovi principi contabili dal 1°/1/2015, del quale il legislatore ha consentito il recupero entro un massimo di 30 anni, per € 8.677.200,76; e il disavanzo ordinario, rilevato in seguito delle correzioni apportate dalla Corte dei Conti, per € 4.144.491,45, da riassorbire nell’arco del triennio 2019-2021”.
Il consiglio comunale ha anche approvato le modalità di recupero del disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2018 e le relative variazioni di bilancio, necessarie, come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi, “per completare il percorso di recupero del disavanzo ordinario ricalcolato dalla Corte dei Conti con la recente delibera di pronuncia specifica 80/2019, e adempiere, quindi, a quanto richiesto dalla sezione di controllo”. Il recupero che il Comune esegue con la variazione ammonta a 4,144 milioni di euro e avviene nel triennio 2019/2021. Sull’esercizio 2019 per 1,389 milioni di euro l’operazione si ha mediante: riduzione di spese correnti varie per circa 293mila euro (risparmi su imposte, interessi, premi Inail, spese gestione tributi, spese una tantum diverse); maggior gettito del cosiddetto “fondo Tasi”, assegnato al Comune da un recente decreto del Ministero dell’Interno, per circa 751mila euro; maggiori dividendi dalle società partecipate (Siena Parcheggi, Intesa e Acquedotto del Fiora, in relazione ai rispettivi bilanci di esercizio 2018) per 345mila euro. Inoltre, con proventi di vendite immobiliari già incassati, si procederà a estinguere in anticipo il capitale residuo di 535mila euro di un mutuo Mps a tasso fisso scadente nel 2024, così da ottenere un risparmio di rata duraturo. Relativamente al 2020 la variazione per 820mila euro verrà attuata con: risparmi di rata mutuo pari a 100mila euro; tagli a spese varie per 110mila euro; maggior gettito sanzioni al Codice della Strada, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), per 610mila euro. Alla luce del consuntivo del 2018, infatti, la previsione delle sanzioni per il 2020 e 2021 può considerarsi sottostimata e viene definita rispettivamente in 13 e 11 milioni lordi. Sull’esercizio 2021 per 1,935 milioni di euro con: risparmi di rata mutuo per 101mila euro; tagli spese varie 65mila euro; maggior gettito delle sanzioni, al netto del Fcde, per 1milione 769mila euro. Le misure saranno poi comunicate alla Corte dei Conti Regionale per la verifica della loro idoneità.