In periodo di crisi le imprese, specialmente le PMI, si trovano a dover affrontare problemi come la mancanza di liquidità. Questo ha implicazioni su tutte le attività dell’impresa, dalla gestione ordinaria agli investimenti.
Gianfranco Antognoli
In periodo di crisi le imprese, specialmente le PMI, si trovano a dover affrontare problemi come la mancanza di liquidità. Questo ha implicazioni su tutte le attività dell’impresa, dalla gestione ordinaria agli investimenti. In questo momento di stretta creditizia da parte degli istituti di credito, e quindi di difficoltà di accesso al credito, sta prendendo sempre più piede il Factoring come alternativa di finanziamento. Tecnicamente è il contratto con il quale un imprenditore cede i propri crediti presenti e futuri derivanti dalla sua attività a favore di un operatore specializzato, il Factor. In cambio l’imprenditore ottiene lo smobilizzo anticipato dei crediti a fronte di una commissione o provvigione che può variare se ceduti pro-solvendo o pro-soluto. Indubbiamente tra i vantaggi conseguibili dall’impresa c’è la possibilità di liberare importanti risorse finanziarie, aumentare la velocità di rotazione del capitale e ridurre il fabbisogno finanziario. Ci sono però importanti vantaggi che molto spesso non sono considerati.
Il Factor offre una vasta gamma di servizi come la contabilizzazione degli insoluti e/o inadempimenti, sollecitazione dei pagamenti, gestione del contenzioso e procede alla riscossione totale o parziale dei crediti, tutte attività che sottraggono tempo e risorse all’impresa. Altro aspetto molto sottile e controverso, ma da tener ben presente, riguarda la cessione del proprio credito verso una società specializzata che non è ben accetta, poiché, secondo alcuni, crea ansia o dispiacere. Il motivo deriva dalla maggior forza contrattuale dell’ente finanziario, costringendo il debitore ad essere preciso nei tempi e nelle scadenza, garantendo così una maggior sicurezze sulla riscossione dei crediti ceduti.
Il settore del factoring può giocare un ruolo determinante nel supportare le imprese in questo periodo e contribuire al rilancio dell’economia. È uno strumento da utilizzare con attenzione perché di breve periodo e quindi non indicato per finanziare investimenti strutturali. La scelta migliore è affidarsi ai factors più competitivi ed efficienti per sfruttare al meglio le opportunità soprattutto oggi quando i ritardi nei pagamenti possono aggravare una situazione che risente della crisi generale.
Gianfranco Antognoli
Leonardo Luisi
Proprio di factoring si parlerà nel convegno organizzato da Banca Ubae e Studio Concredito il prossimo 13 ottobre, a Viareggio. Save the date!
