Il turismo è il motore dell’economia senese

Aumentano le importazioni che si attestano a 544 milioni di euro, crescono le esportazioni a 1.300 milioni di euro e il saldo commerciale a 756 milioni di euro.

In provincia di Siena scende la produzione industriale, ma il turismo e l’occupazione aumentano. E’ quanto emerge dal “Rapporto economico 2016” della Camera di Commercio di Siena, presentato ieri in occasione della quattordicesima edizione della “Giornata dell’Economia”.

Le stime provvisorie del valore aggiunto provinciale indicano un aumento dello 0,9% nel corso del 2015 per un ammontare di 7.370 milioni di euro, confermato anche nella componente pro capite che ammonta a 27.289 euro. Nel comparto industriale, vediamo la produzione annuale scendere del 2,5% e il fatturato dello 0,5%: in entrambi casi tali percentuali si collocano al di sotto delle medie regionali che sono in aumento rispettivamente dello 0,9% e dello 1,0%.

La spinta economica non parte dai consumi interni, ma dai mercati esteri che continuano a manifestare segnali di forte vivacità, come confermato dai flussi commerciali del nostro territorio che rispettano le dinamiche regionali e nazionali. Aumentano le importazioni che si attestano a 544 milioni di euro, crescono le esportazioni a 1.300 milioni di euro e il saldo commerciale a 756 milioni di euro. In termini di variazioni tendenziali, il 2015 ha chiuso con l’export che aumenta del 3,4%, il saldo commerciale dello 5,4% e le importazioni dello 0,8%.

Per quanto riguarda il turismo, nel 2015 si registrano oltre 1,7 milioni di arrivi e 5,1 milioni di presenze: sono ancora gli stranieri a predominare con il 59% di presenze, con un +6,7% sull’anno precedente, mentre i visitatori italiani registrano un incremento pari all’1,1%. Il tessuto imprenditoriale, al 31.12.2015, registra uno stock di imprese pari a 29.059 unità, superiore di 8 unità rispetto al 2014. Calano gli imprenditori e si stabilizza la crescita dell’imprenditoria straniera che costituisce il 7,0% del totale. Le imprese giovani sono l’8,7%, contro una media regionale e nazionale rispettivamente del 9,5% e del 10,3%, tutte in flessione rispetto all’anno precedente. Aumenta l’incidenza delle donne imprenditrici di 0,3 punti percentuale, rispetto al 2014, per un contingente di 14.916 unità, sul totale di 49.066 imprenditori.

Buone notizie arrivano dal fronte occupazionale. Gli occupati al 31.12.2015 sono 114.291, in aumento di 3.109 unità, rispetto al 2014, con una aumento del tasso di occupazione e del tasso di disoccupazione che si attestano rispettivamente al 66,9% e al 9,9%. La disoccupazione femminile risulta stabile mentre quella maschile torna a crescere dopo la flessione del 2014. La disoccupazione giovanile under 24 anni continua a manifestare livelli di forte preoccupazione, con un peggioramento più evidente nel genere maschile.

Dopo alcuni anni di forte fermento, la cassa integrazione con poco più di due milioni di ore autorizzate (-47,8%) risulta pressoché dimezzata rispetto al 2014; dato ulteriormente confermato dai primi quattro mesi del 2016 che vedono una riduzione del 76,3% (al 30 aprile 2016 le ore sono 285.823).

Una nota finale sul sistema creditizio locale: da un lato troviamo gli impieghi stabili e dall’altro i depositi in aumento del 2,5%, accompagnati da un ulteriore incremento del rapporto tra sofferenze e impieghi (13,4%), ma con un tasso di decadimento dello stesso in netta riduzione a partire dalla seconda metà del 2015.