Com’è cambiato il rapporto di ognuno di noi con la salute?
L’attenzione alla salute degli Italiani è altissima. Percezione di un valore fondamentale, non scontato, che certamente la pandemia ha amplificato. Proprio per questo motivo dirigere tale attenzione in modo utile diventa un’occasione importantissima per cogliere un momento di ripensamento delle scelte di pianificazione assicurativa e previdenziale, a tutela della famiglia e di noi stessi.
Non è un caso che, secondo il 1° Rapporto annuale Janssen-Censis sulla Sanità italiana, l’aspettativa degli Italiani per il “futuro della nostra salute” sia proprio quella di ricevere un servizio personalizzato e cure vestite sulle esigenze individuali, insieme ad una partecipazione attiva e alla voglia di comprendere come gestirla per esserne consapevoli.
Allo stato attuale:
- l’82,1% dei cittadini adotta comportamenti salutari come buona alimentazione, attività fisica, cautela nel consumo di fumo e alcool;
- il 66,5% svolge visite e accertamenti di prevenzione;
- il 66,9% si informa in autonomia sulla propria salute;
- il 41,6% dialoga attivamente con i medici ponendo quesiti ed esponendo il proprio punto di vista.
Altro dato significativo: per il 93,7% degli Italiani la spesa pubblica per la ricerca in salute e sanità è un investimento e non un costo. Sentita, dunque, la funzione di welfare ancora come necessaria e grande la voglia di partecipare attivamente, adottando comportamenti prudenziali virtuosi.
Nelle scelte di pianificazione del benessere finanziario in età avanzata l’argomento della copertura sanitaria è sempre di più un tema di confronto ed un’esigenza sentita dalla maggior parte degli utenti.
Ancora una volta, proiettarsi in avanti, guardare alla vita che ci aspetta e volerla vivere in serenità, permettendoci di sostenere cure appropriate, in caso di necessità, è un pensiero importante che riguarda tutti noi.
Cosa possiamo fare oggi, quindi, in maniera complementare alle tutele del sistema sanitario pubblico?
Possiamo valutare l’importanza di avere una copertura sanitaria che sia vestita realmente sulle variabili personali, reddituali, familiari e di rischio che ci riguardano. In contemporanea, migliorando il livello del nostro risparmio tramite un’oculata gestione del conto economico, possiamo attivare una fonte di denaro funzionale a pianificare ed ottimizzare eventuali bisogni di spese sanitarie, anche imprevisti.
Accanto alla salute ci sono i rischi legati alla non autosufficienza che sono più frequenti andando avanti con gli anni. Oggi i 65 anni dell’Istat sono un periodo da inaugurare, visti gli altri 20 e più che ci aspettano!
L’atteggiamento migliore per tutelarsi da rischi legati alla salute è quello di coprirsi in anticipo.
Allo stesso tempo contare su un pronto salvadanaio, avendo trasferito il rischio con una piccola spesa, può risultare fondamentale, al momento del bisogno.
Per non essere di peso sugli altri, per non dover rinunciare alle cure, per affrontare l’incertezza concretamente, senza rinunciare al sogno di vivere sempre al meglio.
Maria Luisa Visione