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Imprese insolventi, boom a Siena e provincia. E con le Feste aumenta il rischio usura

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Siena è tra le province italiane dove cresce in modo più marcato il numero di imprese in difficoltà, e con l’avvicinarsi delle feste natalizie aumenta anche il rischio usura.

A lanciare l’allarme è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che in un report analizza l’andamento delle insolvenze e del credito.

Secondo i dati elaborati su base Banca d’Italia, nel nostro territorio le imprese segnalate in sofferenza sono aumentate del 17,2 per cento in un solo anno, passando da 571 a 669 aziende, con 98 casi in più rispetto al 2024. Un incremento che ci colloca tra le realtà con il più forte peggioramento a livello nazionale.

La Cgia sottolinea che il periodo delle Feste rappresenta una fase particolarmente delicata: “Nelle settimane che precedono il 25 dicembre – spiega l’associazione degli artigiani- aumenta il rischio di usura”, perché famiglie e imprese ricorrono più spesso al credito al consumo per far fronte alle spese legate alle festività.

 

Una pressione che colpisce in modo particolare artigiani e piccoli commercianti, che, ricorda il comunicato, “non dispongono né di entrate certe né della tredicesima mensilità”.

L’analisi evidenzia come molte imprese finite in sofferenza vengano segnalate alla Centrale dei rischi della Banca d’Italia e, di conseguenza, non possano più accedere al credito bancario. In questi casi, avverte la Cgia, se vogliono accedere al credito “devono ricorrere a forme alternative al sistema bancario, con tutti i rischi che ciò comporta”.

Nonostante l’aumento delle difficoltà economiche, le denunce per usura risultano in calo. Un dato che, secondo l’Ufficio studi, non deve rassicurare: “Molte persone provano imbarazzo nel denunciare”, viene spiegato, e nei piccoli centri pesa anche la paura di ritorsioni.

Per questo la Cgia chiede di rafforzare il Fondo di prevenzione dell’usura, definito “l’unico valido aiuto a chi si trova in una situazione di vulnerabilità”, per evitare che le difficoltà finanziarie di imprese e famiglie si trasformino in terreno fertile per il credito illegale.