La commissione Finanze del Senato inizierà il 31 gennaio l’esame dei ddl per istituire una commissione d’inchiesta sulle banche. Lo ha stabilito l’ufficio di presidenza. I tempi potrebbero essere modificati se l’aula di Palazzo Madama accordasse la procedura d’urgenza per il ddl. «Puntiamo a presentare un testo unico», ha spiegato il presidente Mauro Maria Marino. Al momento i ddl presentati in Commissione sono 13, non solo su Mps.
L’esame del decreto salva-risparmio e del testo per istituire la commissione d’inchiesta sulle banche non dovrebbero quindi sovrapporsi, visto che la commissione punta a chiudere gli emendamenti al decreto proprio entro il 31. Il calendario potrebbe però essere modificato se arrivasse l’ok alla procedura d’urgenza chiesta dal Movimento 5 Stelle per il ddl a sua firma già incardinato in commissione insieme agli altri 12 da circa un anno. Anche per questo, ha spiegato Marino (Pd), la scelta dei relatori sarà fatta dopo il voto dell’Aula del Senato.
Al momento il calendario prevede la presentazione della relazione conoscitiva sul sistema bancario il 17 gennaio. La relazione, propedeutica all’avvio di una commissione d’inchiesta, sarà poi votata il 25 gennaio e da questa, ha aggiunto Marino, si partirà per arrivare a un testo di sintesi delle 13 proposte già in commissione, che vanno dalla proposta di indagare sulla vicenda che ha portato alla risoluzione (con salvataggio via decreto a novembre 2015) di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, al ‘caso’ Mps, fino a quello del Banco Desio. La commissione d’inchiesta, ha chiarito Marino, non riguarderà solo singoli casi ma tutto il sistema.
Partirà poi giovedì 12 gennaio con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan il ciclo di audizioni in commissione Finanze del Senato sul decreto ‘salva-risparmio’, che consente tra l’altro il salvataggio pubblico di Mps. Secondo il calendario stilato dall’ufficio di presidenza martedì sarà la volta di rappresentanti dell’Abi e della Banca d’Italia mentre mercoledì toccherà alla Consob. A questa lista, proposta dal presidente della commissione Marino, «sono stati aggiunti due esperti, i vertici di Mps e un alto funzionario della commissione europea. Se sarà necessario arriveremo anche a venerdì per chiudere le audizioni».