Agli italiani piace risparmiare, lo dicono numerose ricerche in questo ambito. La maggior parte di essi tende ad accantonare una certa cifra ogni mese allo scopo di creare un piccolo tesoretto. Tra i prodotti prediletti dagli italiani i migliori conti deposito hanno un ruolo fondamentale. Se infatti all’italiano piace risparmiare, è anche vero che non ama allo stesso modo rischiare. Quindi a investimenti più remunerativi, che però possono portare anche a una perdita di capitale, preferiscono investimenti sicuri.
Come funziona un conto deposito
Un conto deposito è un conto attivo su un istituto di credito con un contratto particolare, per il quale il capitale versato matura nel tempo interessi molto interessanti. Il basso costo del denaro ha abbattuto in modo significativo questi guadagni, ma è anche vero che l’inflazione è ai minimi storici e che per il denaro che manteniamo fermo sul conto corrente, non otteniamo alcun tipo di interesse. Il conto deposito non ci consente le stesse funzionalità di un conto corrente, nel senso che non è possibile utilizzarlo come appoggio per un bancomat o una carta di credito, e neppure utilizzarlo per pagamenti vari tramite moduli cartacei o home banking. Altrettanto vero è però che molte banche consentono di spostare il denaro dal conto deposito ad un conto corrente in tempi brevissimi: a volte pari a zero se i due conti sono sulla medesima banca e hanno lo stesso intestatario. Nel momento in cui si apre un conto deposito è in genere necessario indicare un conto cosiddetto di appoggio, che sarà un normale conto corrente, dal quale potremo versare il denaro sul deposito, e sul quale potremo anche spostare gli interessi o le cifre che ci servono per usi vari.
Quanto si guadagna
Scegliendo le offerte giuste è possibile guadagnare con i conti deposito ogni anno cifre interessanti. La principale peculiarità di questi conti non è però l’elevato guadagno, quanto la possibilità di ottenere gli interessi con certezza assoluta. Nel momento in cui si apre il conto ci viene indicata la percentuale che matureremo nel tempo e tale sarà alla fine dell’anno. Alcune banche ricalcolano gli interessi più volte all’anno, altre lo fanno solo a fine dicembre. Oltre a questo i contratti dei conti deposito indicano in genere solo gli interessi lordi, ai quali si dovranno sottrarre eventuali spese, ma anche la tassazione e l’imposta di bollo. Le tasse ammontano al 26% di quanto guadagnato; l’entità delle spese invece dipende strettamente dalla banca presso cui abbiamo deciso di aprire il conto, alcune addirittura hanno zero spese, e si accollano anche l’imposta di bollo, pari allo 0,2%. A volte tale “sconto” viene applicato solo ai clienti che versano almeno una quantità stabilita di capitale, oppure a chi vincola il proprio denaro, quindi si impegna a non spostarlo per un preciso periodo di tempo, pena la totale perdita degli interessi maturati. Ovviamente ogni banca fa offerte a sé, quindi è importante leggere il contratto prima di aprire il conto.