Siena potrebbe anche seguire l’esempio e il modello di Firenze in merito alla questione degli affitti brevi e dei bed and breakfast. Lo ha detto l’assessore comunale con delega al turismo, Vanna Giunti, a margine dell’iniziativa tenuta questo pomeriggio nell’aula magna dell’Università degli studi di Siena intitolata “Patrimonio culturale, turismo, sostenibilità”. Presenti tra gli oratori il rettore dell’Università degli studi di Siena Roberto Di Pietra, il sindaco Nicoletta Fabio, l’assessore comunale Vanna Giunti. Tra il pubblico anche rappresentanti delle associazioni di categoria, come il direttore di Confcommercio Siena Daniele Pracchia e la presidente di Federalberghi Siena Rossella Lezzi.
Ciò che ha deciso il Comune di Firenze è al centro del dibattito pubblico locale e nazionale sul tema turistico. Il consiglio comunale fiorentino, su proposta della maggioranza guidata dal sindaco Dario Nardella, ha votato favorevolmente per il blocco alla nascita di altre strutture ricettive di questo tipo. Il tutto, hanno spiegato dall’amministrazione fiorentina, per tutelare l’essenza del centro storico e anche le attività commerciali della città. Ne è scaturito un dibattito in tutte le altre città turistiche italiane.
Ieri pomeriggio l’assessore comunale Giunti ha dichiarato che l’amministrazione comunale senese è pronta a modificare le attuali norme sul tema. “Attendiamo comunque i cambiamenti che saranno apportati alla normativa regionale e poi faremo le nostre valutazioni”, ha affermato l’esponente della giunta del sindaco Nicoletta Fabio. Che non esclude, dunque, che anche a Siena possano dunque essere inserite norme più restrittive rispetto alle attuali.
“Compito della politica è prendere decisioni – ha affermato l’assessore Giunti. – Noi in questo momento stiamo attendendo quelle che saranno le modifiche alla normativa regionale di riferimento che potranno prevedere delle restrizioni rispetto alla situazione attuale. Noi aspetteremo l’approvazione della legge regionale, poi ci muoveremo di conseguenza anche se necessario con scelte restrittive”.
La sostenibilità delle politiche e delle pratiche di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale è stato il tema al centro dell’incontro con Owe Ronström, professore emerito di Etnologia del dipartimento di antropologia culturale e etnologia, dell’Università di Uppsala, che ha aperto il programma quinquennale di eventi pubblici previsti dalle attività del progetto “Sostenibilità del patrimonio culturale e nuove prospettive occupazionali nel settore”, con cui il Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena si è aggiudicato la qualifica di dipartimento di eccellenza per il quinquennio 2023-2027.
L’evento ha visto la partecipazione del rettore Roberto Di Pietra e del direttore del dipartimento professor Enrico Zanini; erano presenti il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, l’assessore al turismo Vanna Giunti e il rettore dell’Opera della Metropolitana Giovanni Minnucci, rappresentanti delle istituzioni cittadine con cui il progetto intende sviluppare una proficua interazione.
Il tema generale della sostenibilità delle politiche e delle pratiche di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale attraversa realtà molto diverse, ben oltre i nostri confini nazionali, interessando sia le eredità storico-artistiche, archeologiche, architettoniche, urbanistiche e paesaggistiche che quelle dichiarate “immateriali”, consistenti in tradizioni, rituali, stili di vita.
La relazione complessa e spesso conflittuale con la domanda turistica e con le modalità delle risposte offerte dal mercato e dall’industria dei viaggi richiede una particolare attenzione per cercare equilibri avanzati che consentano da un lato la fruizione dei beni e del patrimonio culturale in generale, dall’altro la protezione dei beni e del loro contesto dai rischi dell’overtourism, derivanti da un approccio puramente commerciale e di consumo.
Siena, con il suo patrimonio culturale materiale e immateriale unico al mondo e con la sua dimensione di grande polo di attrazione turistica, si qualifica come lo scenario ideale per sviluppare riflessioni, immaginare modelli di gestione sostenibile, sperimentare soluzioni innovative in questo delicato settore.