Ed è con queste premesse che ingegneri ed economisti dell’Università di Siena, con la direzione scientifica del professor Alessandro Agnetis, nell’ambito di un progetto sostenuto dalla Regione Toscana, hanno recentemente condotto studi su casi specifici, ispirandosi al “Lean Thinking”, una metodologia organizzativa finalizzata ad apportare valore aggiunto ai prodotti o ai servizi di un’organizzazione, attraverso l’analisi innovativa dei processi e la successiva riduzione degli sprechi.
Proprio i risultati positivi ottenuti hanno spinto gli esperti dell’Università di Siena a promuovere un “laboratorio permanente” specifico, in grado informare, comunicare, coinvolgere le imprese, ma anche la pubblica amministrazione, le banche, le aziende sanitarie sul tema del Lean Thinking.
La proposta è stata lanciata nel corso della giornata di studi che si è svolta presso l’Ateneo senese – proprio a conclusione del progetto- durante la quale sono stati presentati i risultati conseguiti attraverso l’elaborazione e l’applicazione pratica di nuovi modelli e metodi in alcune strutture all’interno della Toscana.
“Nel nostro lavoro di analisi e proposta – ha detto il professor Agnetis – abbiamo studiato casi concreti riguardanti la gestione dei trasporti e delle sale chirurgiche. Agendo sull’organizzazione, migliorandone l’efficienza, abbiamo provato che è possibile ottenere risultati importanti, che permettono al contempo di preservare e di valorizzare la qualità dei servizi, contenendo sensibilmente i costi. Si tratta di applicare innovazioni organizzative, spesso anche di semplice individuazione, combinandole con un corretto utilizzo di supporti informatici. Tutto ciò, però, per avvenire con successo, presuppone un’adeguata collaborazione e partecipazione del management, degli operatori, che spesso sono i decisori, e di coloro cui spetta la gestione delle risorse critiche. L’esperienza acquisita – ha concluso Agnetis – ci indica che, anche grazie alla sensibilità di tutti coloro che operano nei servizi sanitari, è possibile ottenere altri positivi risultati attraverso l’applicazione del Lean Thinking. La creazione dell’osservatorio mira a favorire questo, anche fornendo dati di analisi e consulenze”.
“Il Lean Thinking è la base per dare qualità ed efficacia ai nostri processi organizzativi – ha detto l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Luigi Marroni – è una metodologia che vede la partecipazione alle soluzioni di tutti quanti ci lavorano. Dove si riesce ad applicare questo procedimento virtuoso – facile a dirsi, ma difficile nella realizzazione – si ottengono risultati clamorosi dal punto di vista dell’efficienza. Mi fa piacere che proprio l’Università di Siena diventi luogo di studio e promozione di questa semplice ma importante metodologia, che ha dimostrato di dare risultati straordinari nella sua applicazione ai servizi sanitari”.
Il laboratorio, che si avvarrà del supporto di docenti universitari, dirigenti di azienda, imprenditori e consulenti, avrà come obiettivo quello di supportare le aziende del territorio nell’applicazione della metodologia Lean all’interno della propria organizzazione, attraverso momenti formativi, informativi e di accompagnamento.
Alla giornata, che è stata aperta dal rettore dell’Università di Siena, Angelo Riccaboni, ha partecipato anche Luigi Marroni, assessore regionale alla Sanità. Molti interventi hanno riguardato l’applicazione del “Lean Thinking” in varie zone d’Italia, come presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, i cui esiti sono stati presentati dal direttore generale, Pierluigi Tosi. Con il sostegno della Regione Toscana, l’AOU è stata tra le prime aziende sanitarie italiane a investire nel lean: dal 2012 è operativo un progetto partito in via sperimentale in Pronto Soccorso ed esteso ad altri reparti dell’ospedale senese con risultati positivi.
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