L’opportunità di aprire un asilo nido privato

Il settore dell’educazione infantile in Italia offre grandi opportunità di investimento, in virtù della possibilità di crescita che hanno le imprese all’interno di un comparto che, soprattutto nel nostro Paese, soffre di problematiche che esistono ormai da tempo immemore.

L’Italia, infatti, è da sempre caratterizzata da una carenza di asili nido e scuole dell’infanzia, sia a livello pubblico e privato, con le famiglie che spesso e volentieri non riescono a iscrivere i propri figli, dovendo affidarsi ai nonni o ai servizi di baby sitting. In questo contesto di bassa competizione, l’imprenditore potrebbe affacciarsi in questo settore per poter sviluppare il proprio business in breve tempo e ottenere profitti molto allettanti.

Aprire un asilo nido privato, però, non è cosa semplice e comporta un iter lungo e complesso, oltre a una competenza specifica collegata alla gestione e all’educazione dei bambini.

I vantaggi di aprire un asilo nido in franchising

I vantaggi di aprire un asilo nido privato sono innumerevoli e, come detto, direttamente collegati alle caratteristiche del settore italiano. Le poche strutture dedicate infatti non riescono mai a coprire la domanda di iscrizioni e, entrare in un comparto del genere, potrebbe far convergere un’ampia fatta di persone insoddisfatte, potendo quindi contare fin da subito su una clientela molto vasta, vista la poca presenza di competitor.

Un altro vantaggio rilevante è relativo ai flussi di cassa costanti e ripetuti negli anni, dovuti alle quote di iscrizione e frequentazione della struttura, che permettono di ammortizzare in breve tempo le spese iniziali e cominciare a generare utili nel medio periodo.

In quest’ottica, anche per poter superare le difficoltà collegate all’avviamento, all’iter burocratico e alla mancanza di esperienza pregressa, una delle formule maggiormente diffuse per aprire un asilo nido è quella del franchising, legandosi a società che hanno un background specifico che sono in grado di assistere l’imprenditore in ogni fase, dall’apertura alla gestione ordinaria, passando per la programmazione di percorsi di apprendimento di qualità e la consulenza per la selezione dello staff di educatori qualificati e adeguatamente formati.

A questo si aggiunge la possibilità di poter sfruttare un marchio riconosciuto come affidabile, attirando le famiglie e aumentando le iscrizioni, oltre all’opportunità di rientrare in un network consolidato di asili nido e scuole dell’infanzia che condivide campagne pubblicitarie e attività di marketing centralizzate.

Al franchising, infine, è collegata anche un’assistenza sulla gestione quotidiana della struttura, elemento fondamentale per coloro che per la prima volta si affacciano in questo settore e che, sovente, non possiedono le competenze per portare avanti un’attività del genere.

Le criticità dell’asilo nido

Come accennato in precedenza, per poter avviare un business di successo basato sull’apertura di un asilo nido privato è necessario essere in possesso di un’esperienza ad hoc che non riguarda unicamente la gestione ordinaria ma anche la profonda conoscenza dell’educazione infantile, delle normative vigenti in tema di sicurezza e sanità e, in generale, una passione per questo mondo molto particolare e delicato.

Non è infatti raro che molti imprenditori non riescano a far decollare l’attività e ottenere il successo sperato, proprio per la mancanza degli elementi sopracitati. Per evitare di dover chiudere e veder sfumare completamente il proprio investimento, una soluzione potrebbe essere quella di vendere attività di asilo nido a società terze che si occupano di acquisire in toto l’asilo nido o entrare con quote maggioritarie, lasciando la possibilità di gestione al precedente proprietario. Con questa formula si possono aprire quindi due scenari: o affiliarsi con l’impresa interessata, che spesso offre anche il franchising, che si occuperà di ristrutturare il business e dare nuovo slancio alla struttura, facendola rientrare nella propria rete di asili nido, o vendere totalmente e minimizzare le perdite, orientandosi in altri settori.