“Nel settore edile c’è bisogno in tutta Italia sia di tecnici che di lavoratori”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Cassa edile di Siena Giannetto Marchettini nel corso di una conferenza stampa indetta per analizzare i dati di settore. Che ha aggiunto: “Tra agosto e settembre si potrebbero subito assumere circa 300 persone”.
Cresce l’edilizia, che si riappropria in provincia del suo ruolo di volano dell’economia ma è allarme manodopera tanto da minacciare il rallentamento dell’attività e la sospensione di alcuni cantieri. «Accantonata la crisi di inizio 2020 a causa della sospensione dell’edilizia per la pandemia e dopo la ripresa di fine anno – ha detto Marchettini, alla presentazione della congiunturale con la coordinatrice Federica Mori -, in questo primo semestre la ripresa consente al settore di raggiungere i livelli record del precedente decennio, con ritmi di incremento del 7% rispetto al precedente semestre, e annuale del 20%. L’enorme sviluppo del comparto privato è sostenuto dal Superbonus 110% e da altre agevolazioni: 1620 i cantieri privati aperti in questo primo semestre rispetto ai 916 del periodo precedente a ritmi del 56%; valori ai quali devono essere aggiunti 116 cantieri pubblici. Il processo rischia un rallentamento o addirittura l’arresto, fra l’altro, per la difficile reperibilità di materiali da costruzione e delle attrezzature ma soprattutto per la scarsità di manodopera, anche qualificata. È a rischio lo sviluppo di un settore che, con nuovi investimenti privati, per i benefici fiscali a costo zero o minimo, può alimentare un grande indotto nel territorio».
«L‘edilizia è in evoluzione e deve farsi trovare pronta dalla ripresa – dichiara il vice presidente Cassa Edile Simone Arcuri -, riqualificando il settore con innovazione, sostenibilità, sicurezza e occupazione. Tutto ciò impone di assicurare valore aggiunto alle costruzioni anche grazie al ruolo fondamentale degli Enti bilaterali, Cassa e Scuola Edile. Occorre favorire il ricambio generazionale; Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil sono impegnate nel richiedere nuove modalità di accesso anticipato alla pensione dando spazio ai giovani e favorendo piani di formazione per nuovi addetti».
«L’Ance Siena – aggiunge il presidente Marchettini – a settembre lancerà una campagna per stimolare i giovani ad avvicinarsi all’edilizia, settore che offre interessanti margini professionali e retributivi alla manodopera femminile nell’alta specializzazione».
I dati rivelano un settore che ha riconquistato il suo ruolo di volano dell’economia senese: 522 imprese in provincia, con un incremento del 7,44% rispetto all’inizio dell’anno, 2.139 operai occupati al 30 giugno, +12,29% rispetto al 2020; 1.604.957 ore lavorate con un aumento del 38,40%, una media di 124,90 con un + 25,45. A tutto vantaggio dei salari: oltre 17milioni514 mila nei primi sei mesi con un incremento del 38,65%.
Prevalgono le imprese di piccola dimensione: 473 quelle fino a cinque dipendenti, 108 quelle fino a 20 lavoratori, 14 quelle fino a 40 addetti, un’imprese supera questo livello. La popolazione maggiore delle aziende edili è in Valdelsa con 137 imprese e dove si concentra anche il maggior numero di cantieri aperti dall’inizio dell’anno, 398; poi la Valdichiana,119 aziende e 224 cantieri; 66 aziende nelle Crete Senesi; 31 in Val di Merse e altrettante in Val d’Orcia – Amiata; 27 nel Chianti e 6 nel capoluogo senese; 125 le imprese edili con sede fuori della provincia.
Il maggior contributo alla ripresa dell’edilizia viene da quella civile con 1255 nuovi cantieri per ristrutturazione di edifici, 1221 privati e 81 pubblici, e 81 per nuove costruzioni. Poi l’edilizia produttiva con 181 cantieri. Ed ancora, fra l’altro, le opere stradali: 5 ferroviarie, 74 stradali, 1 cantiere per viadotto.
Nel primo semestre 2021 sono stati formati 745 allievi con l’erogazione di 1513 ore in otto corsi, con incrementi del 47,20 e 53,3%.
Riguardo all’età degli occupati, prevalgono quelli, 1309, nella fascia 31 – 50 anni; 344 operai con un’età fra 14 e 30 anni; 1020 superano 51 anni. Gli italiani sono 1674, il 55%; gli stranieri 1071. L’85 per cento provengono da queste nazioni: Albania, 360; Kosovo, 233; Romania, 185; poi Ucraina, Macedonia, Marocco, Tunisia.
Ad incrementare la popolazione occupata nell’edilizia gli apprendisti: 2.671 in questo primo semestre.