Quello farmaceutico è uno dei settori industrialipiù dinamici nel mondo e in Italia, con importanza strategica della catena distributiva.L’alto tasso di produttività e la crescita delle esportazioni del nostro paese lo rendono di interesse primario per tutta l’economia. Il mercato farmaceutico mondiale èraddoppiato durante gli ultimi 10 anni e le vendite nel mondo hanno superato per la prima volta la soglia psicologica dei1000 miliardi di dollari nel 2014. Ma la spesa farmaceutica italiana è inferiore alla media europea e statunitense, mentre ladistribuzione avviene attraverso una rete di oltre 18mila farmacie.
E’ quanto emerge dal Rapporto sull’Industria farmaceutica elaborato dall’Area Research & Investor Relation di Banca Monte dei Paschi di Siena.
Il rapporto si occupa in particolare dellaformazione dei prezzi dei farmaci e della distribuzione, un segmento di attività economica molto strutturato e di diffusione capillare. Anche inItalia, nonostante il contesto economico molto difficile nel 2013, il farmaceutico eracresciuto di poco meno del 6%, con il 72% dell’intera produzione destinato all’esportazione. Il rapporto mette in evidenza che laformazione del prezzo al dettaglio ha origine non solo dai costi di ricerca e sviluppo (circa il 40% del totale) ma anche dai contributi delle attività diimportazione. Vendita all’ingrosso, dettaglio, e componente fiscale incidono per la parte rimanente, pari a circa il60%.
Analisi di istituti accreditati dimostrano che comunque icosti che devono essere sostenuti dalle aziende per completare il processo di approvazione dei farmaci sonoaumentati del 145% durante gli ultimi 10 anni, un tasso medio di crescita composto annuodell’8,5%.
Vengono sfatati alcuniluoghi comuni, come il mito che la spesa sanitaria sia elevata quando rappresenta soloil 9% del PIL contro il 12% della media europea e addirittura il17% negli USA.
Anche ilconfronto internazionale dei prezzi dei farmaci mette in rilievo come quelli praticati in Italia non siano elevati rispetto alla media estera: recenti studi mettono in evidenza come i prezzi dei prodotti farmaceutici nel nostro paese siano del14,6% più bassi rispetto alla media europea.
Grande è la crescita del settore distributivo che viene descritto a livello strutturale e quantitativo: Il servizio Research di Banca MPS ha elaborato un indice, MPS-PHD, basato sui prezzi di borsa delle principali aziende di distribuzione a livello mondiale. L’indice ètriplicato nel periodo 2011- 2015 ed è aumentato del 36% solamente durante il 2014,
Molto importante è anche lacapillarità della distribuzione farmaceutica in tutta Europa, dove sono presentioltre centomila farmacie: nella sola Italia sono oltre 18 mila.
Tema delicato è quello delladistribuzione parallela, attività che viene da molti ritenuta responsabile dellascarsità di alcuni farmaci molto importanti in Italia. Nel nostro paese infatti vengono acquistati erivenduti da operatori su altri mercati nei quali i prezzi degli stessi farmaci sono più elevati.