I sindacati hanno incontrato il presidente di Mps Tononi all’indomani dell’annunciato allontanamento di Viola.
Più vicina l’era Morelli.
I sindacati dei bancari e il sindaco Bruno Valentini si alleano per l’ultima battaglia su Mps: la difesa dei posti di lavoro. E i loro messaggi sono indirizzati al Governo che controlla, attraverso la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la banca più antica del mondo. Dopo l’allontanamento, volontario o meno, dell’amministratore delegato Fabrizio Viola, le organizzazioni dei lavoratori hanno incontrato il presidente del Monte Massimo Tononi a cui hanno chiesto, sostanzialmente, di essere coinvolte maggiormente nelle decisioni che riguardano il futuro di Mps e di avere un atteggiamento responsabile nei confronti dei dipendenti. I sindacati poi hanno puntato il dito contro Palazzo Chigi. Per loro è “del tutto assente una visibile e convincente azione del Governo a tutela del terzo gruppo bancario domestico, dell’intero sistema creditizio, dei lavoratori e dei risparmiatori”.
Intanto sembra vicinissima la nomina di Marco Morelli: l’ad di Bank of America Merrill Lynch ha già ricevuto il consenso dalla Bce. Fondamentale che non si aspetti troppo per la designazione di un nuovo amministratore delegato.
Bruno Valentini venerdì scorso, rivendicando una distanza dalle ingerenze del passato della politica su Mps, ha detto che per il Comune è importante “…il progetto, la salvaguardia dei posti di lavoro, dei risparmiatori, e soprattutto la volontà di continuare ad impegnarsi sulla città, a mantenere il legame con Siena”. La richiesta è indirizzata agli azionisti e quindi, principalmente, al Governo. Il Sindaco, in passato responsabile nazionale della Fisac-Cgil di Mps, ha inoltre sottolineato l’impegno delle organizzazioni dei lavoratori nel processo di ristrutturazione della banca.
Emilio Mariotti