I recenti risultati elettorali e la prolungata attesa nella definizione del nuovo assetto di Governo contribuiscono ad alimentare il clima di incertezza ed instabilità che rischia di compromettere la ripresa economica e la sicurezza del sistema finanziario e creditizio.
Il prossimo esecutivo, nel rispetto degli impegni assunti recentemente dallo Stato, dovrà garantire per MPS una solidità di Governance che metta al sicuro la Banca da possibili attacchi speculativi e mediatici, come accaduto invece anche di recente.
Ricordiamo, infatti, quanto il delicato ruolo dell’informazione possa influenzare, nel bene e nel male, l’andamento e la tenuta reputazionale della Banca, e soprattutto che MPS è fatta da migliaia di persone che svolgono il proprio lavoro con professionalità e competenza al servizio di milioni di famiglie ed imprese del Paese, affrontando da diversi anni sacrifici anche economici.
Invitiamo, quindi, i Vertici a smentire in maniera tempestiva tutte le notizie che ledono l’immagine ed il futuro della Banca e del Gruppo, a fare chiarezza su tutte le vicende che appaiono sulla stampa e a non lasciare da soli i Lavoratori nei momenti di difficoltà di fronte alla clientela.
Oggi non servono politiche divisive e discrezionali, non servono politiche commerciali aggressive, occorre che tutto il Management ed il “personale più rilevante” presenti nelle Aziende del Gruppo affianchino i Colleghi e si adoperino per mantenere quel rapporto fiduciario che negli anni è stato il tratto distintivo e determinante per la fidelizzazione della clientela.
Inoltre, riteniamo necessario che il prossimo titolare del MEF assicuri continuità nelle politiche della gestione del pacchetto azionario detenuto dallo Stato e che continui a garantirne il suo mantenimento fino al raggiungimento della piena autonomia dell’Istituto bancario.
A tal proposito sottolineiamo la convinzione delle organizzazioni sindacali rispetto alla possibilità del raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano di ristrutturazione gestendo gli esuberi attraverso l’utilizzo del Fondo di Solidarietà e non forzando sui tempi di realizzazione del Piano stesso, evitando quindi una fretta eccessiva che potrebbe tradursi, anche, in ulteriori pressioni commerciali inaccettabili e scelte organizzative errate.
Chiediamo, quindi, al MEF di esercitare il proprio ruolo di azionista di maggioranza di uno dei principali poli bancari del Paese anche riguardo al piano di utilizzo di azioni proprie (c.d. Severance) in delibera nella prossima Assemblea degli Azionisti, figlio di retribuzioni e contratti con clausole di salvaguardia inaccettabili, a maggior ragione perché incompatibili sia con l’attuale situazione della Banca che alla luce dei sacrifici economici che i Lavoratori sostengono da anni, condizione peraltro denunciata a più riprese da queste OO.SS..
È oltremodo necessario fare chiarezza sulle speculazioni in atto sul titolo MPS richiedendo l’intervento degli organismi di vigilanza.
Le Lavoratrici ed i Lavoratori del Gruppo MPS meritano attenzione e rispetto. Da parte di tutti.