Mps, i sindacati chiedono un incontro a Lovaglio: “I lavoratori siano coinvolti nell’evoluzione strategica della Banca”

Una richiesta di confronto sui contenuti del piano industriale 2024-2028 “comprensivo degli indirizzi strategici presenti e prospettici, oltre che focalizzato sulle materie di più ampio interesse per i dipendenti”: è quella fatta dai coordinamenti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin di Mps all’ad di Rocca Salimbeni Luigi Lovaglio.

I sindacati di categoria ribadiscono “la necessità di un pieno coinvolgimento” dei lavoratori nel percorso di “evoluzione strategica del Gruppo”, un percorso che, spiegano, “dovrà avere quale base di partenza il mantenimento dell’identità e del marchio storico” della Banca, “del suo insediamento territoriale, del suo attuale perimetro di attività, rifiutando categoricamente ipotesi indirizzate alla parcellizzazione delle stesse”.

Per le sigle il collocamento del 15% del capitale dell’Istituto da parte del Mef “costituisce un ulteriore, concreto passaggio, per il perfezionamento del processo di privatizzazione, di cui si parla da molto tempo”.

Con questa azione, rilevano, “cessa il regime speciale a cui la Banca risulta sottoposta dal 2017 a causa della ricapitalizzazione precauzionale, e ciò implica la possibilità di una totale liberazione dai vincoli di carattere economico e patrimoniale, a cui anche le trattative sindacali sono state soggette sino ad oggi”.

Ed ancora: “il raggiungimento degli importanti risultati reddituali confermati dall’ultima trimestrale, consente più che mai di ritenere, come opzione strategica concreta, l’ipotesi “stand alone”, da perseguire mediante l’individuazione di progetti industriali a lungo termine”.

Dal coordinamento delle organizzazioni si ricorda di aver ” sollecitato più volte a tutto il management una partecipazione diretta nella gestione delle ricadute” sui lavoratori “che le scelte future”.